Lunedì, 24 Dicembre 2012 18:20

Macoffa e la rivoluzione di Natale

Scritto da Sergio Gambino
Letto 2602 volte

mini la_ragazza_e_la_lunaQuesti giorni, a prescindere delle convinzioni spirituali e religiose di ogni singolo individuo, affascinano con il loro carico di spiritualità anche coloro che sono distanti dalla Chiesa cattolica o hanno altre convinzioni religiose, o chi è ateo, come me. Le feste religiose hanno quasi sempre una fotografia, una sceneggiatura popolare, una cornice fatta di suono, di gastronomia, di credenze e di favole. Il Natale è la festa per eccellenza, la festa della pace, la festa dell’amore, fondata su una favola, o in ogni caso descritta come una favola ai bambini che si approcciano al cattolicesimo. Il presepe, l’albero, e poi, più “consumisticamente” parlando, Babbo Natale. Verità o favola. La parte “laica” della festa, poi, è la vicinanza alla famiglia, e dentro ciascuna ci sono i propri vissuti e le proprie ricette e i propri ricordi…ognuno le zeppole le fa a modo suo. Chi le preferisce con la sarda e chi senza, chi ci mette la patata perché ce la metteva sua nonna. E i piattini di zeppole calde o tiepide che passano tra le case, contro le pizzette di spizzico o di mc donald.

Tradizioni e ricordi per combattere un sistema di sgretolamento graduale di una società che era tenuta assieme dalla condivisione di valori, della ricchezza e della povertà, da una solidarietà sociale che manteneva almeno una coscienza di classe. Il popolo ha sempre avuto il suo spazio, povero ma definito. Ora il consumismo e la crisi voluta da quei padroni del denaro e della finanza che regolano le nostre vite in base alla loro necessità, sta piano piano occupando anche il mondo della memoria, invadendo spazi che dovremmo lasciare intatti, per non dimenticare. Forse perché ci hanno occupato la mente e i sogni, avremmo bisogno ancora di sperare e di sognare, perché se riusciamo a sognare ancora in un futuro diverso, magari  senza l’Alaco, vivendo dei frutti della nostra terra, con un lavoro dignitoso, potremmo vivere questo paradiso in terra che si chiama Calabria e che si chiama Serra San Bruno, e faremmo ancora festa, con le zampogne, ballando i nostri suoni e raccontando le nostre favole. Questa è la rivoluzione di Natale. Questa sera leggetevi questa favola, Harri Potter…no no, scherzavo, leggetevi, dicevo, questa favola (tradizionale e riscritta da Sergio Di Giorgio e Gigi De Franco in questa versione), sui sogni sull’amore e sulla musica. I migliori auguri di un mondo più giusto e più libero.

Macoffa
- c'era una volta un ragazzo… come voi! grande più o meno...…così ed abitava in un paesino piiccolopiccolopiccolopiccolopiccolo… …sapete quanto piccolo? …piccolo un paesino piccolo… e lontaanolontanolontano……quanto lontano? …lontano- ed in questo paesino piccolo e lontano, tanto tempo fa…quanto tempo fa?…non tanto…c'era un ragazzo di nome… Macoffa…ma-co-ffa…
- e cosa suonava Macoffa? sapeva suonare le ceramedde (le zampogne) - era bravissimo… e andava in giro per il paese tutto il giorno con le sue ceramedde tutto il giorno… e facevano così: …
Po po po pippiripo po po pippiripo po po pippiripo po po…e suonava sempre… po po po...- un bel giorno, mentre camminava per una ruga(una stradina stretta stretta) passò sotto un balcone dove era affacciata una ragazza… bellissima!sapete com'era questa ragazza?…bellissima aveva dei capelli……capelli!degli occhi...…occhi la bocca a forma di...…bocca! un naso...…naso!- Macoffa appena la vide, sapete che cosa fece? si innamorò…sì - e quando un ragazzo s'innamora sapete come diventa?…tutto scemo! - ma quando la ragazza si accorse di essere guardata, si ritirò subito dentro casa - Macoffa allora si mise sotto il balcone ad aspettare…per vedere se la ragazza si affacciava…- aspettò……ma la ragazza non si affacciava!- poi si mise a suonare le ceramedde- "così si affaccia" (pensò)Po po po pippiripo po po pippiripo po po pippiripo po po…e suonava sempre… po po po...ma la ragazza non si affacciava!- poi fece il giro del palazzoPo po po pippiripo po po pippiripo po po pippiripo po po…e suonava sempre… po po po...ma la ragazza non si affacciava!
poi fece due volte il giro del palazzoPo po po pippiripo po po pippiripo po po pippiripo po po…
e suonava sempre… po po po...ma la ragazza non si affacciava!tre volte il giro del palazzo
Po po po pippiripo po po pippiripo po po pippiripo po po…e suonava sempre… po po po...
allora fece il giro del paeseuna volta, due volte...Po po po pippiripo po po pippiripo po po pippiripo po po…e suonava sempre… po po po...ma la ragazza non si affacciava!- allora si fece sera, Macoffa era stanco, e si mise a sedere su un bizzolu (sapete cos'è il bizzolo no?)proprio sotto il balcone della ragazzae con le ceramedde fra le ginocchia e la testa appoggiata sopra… si addormentò
- ma appena prese sonno si senti chiamare:"Macooffa! Macoooffa!…"-…"cu è"(disse)ed alzò la testa per vedere chi era ma la ragazza non c'era…"avrò sognato" (pensò)e si rimise a dormire…
- ma, appena chiuse gli occhi sentì di nuovo la stessa vocina richiamarlo:"Macoooffa!""chi è, chi è"
(disse alzandosi)- si girò intorno ma non vide nessuno- "sono io"- "io chi?"- "io: la luna"- "allora sto proprio sognando"(pensò Macoffa)- ma quando guardò la luna nel cielo la vide proprio con una bella faccia che gli parlava…- "Macooffa! ma che fai lì! non lo vedi che non ti sta a sentire nessuno... vieni quì… da me!che ci sono tutte le stelle che ti vogliono sentire suonare"
- "e come faccio a venire la sopra? io non so mica volare!"- "di questo non ti preoccupare… tu suona… suona sempre, non smettere mai di suonare che al resto ci penso io...…soffia! soffia!"
- Macoffa si mise a gonfiare l'otre delle sue ceramedde ufff! ufff! ufff! più Macoffa soffiava e più le ceramedde si facevano grandi più suonava e più Macoffa si sentiva leggero e volava! volava abbracciato alle ceramedde- e piano piano…arrivò sulla luna!
- e tutte le stelle si erano affacciate per sentirlo!Po po po pippiripo po po pippiripo po po pippiripo po po…Po po po pippiripo po po pippiripo po po pippiripo po po…e se stanotte guardate la luna
c'è ancora Macoffa che suona!

Articoli correlati (da tag)

  • Ghost, un nuovo arresto per espiazione pena Ghost, un nuovo arresto per espiazione pena

    112Nella mattinata odierna, i carabinieri della stazione di Soriano, diretti dal maresciallo Barbaro Sciacca, e guidati dal capitano della Compagnia di Serra San Bruno, Stefano Esposito Vangone, hanno dato esecuzione ad un ordine di carcerazione per espiazione di pena detentiva, nei confronti di Francesco Ida’, 35enne, pregiudicato, nato a Gerocarne. L’uomo, arrestato per scontare una pena di 4 anni e 5 mesi di reclusione, è stato condannato per il reato di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti.

    Il provvedimento di arresto, emesso dalla procura generale di Catanzaro, è stato posto in essere in merito a quanto emerse a conclusione dell’operazione “Ghost” effettuata dalla Polizia di Stato all’inizio del 2009, con la quale è stata fatto luce su un giro di droga che avrebbe interessato nello specifico il territorio compreso tra i comuni di Pizzo, Soriano, Sorianello e Gerocarne.

    Ida’è stato accompagnato presso la casa circondariale di Vibo Valentia, dove venerdì scorso erano già stati condotti altri tre condannati - Giuseppe Capomolla, residente a Soriano; Pietro Nardo di Sorianello e Bruno Sabatino, residente invece a Gerocarne – interessati dalla stessa operazione antidroga.

  • Ghost, arrestate tre persone: devono scontare una pena definitiva Ghost, arrestate tre persone: devono scontare una pena definitiva

    mini carabieniri_notteI carabinieri della Stazione di Soriano Calabro, diretti dal maresciallo Barbaro Sciacca, e guidati dal capitano della Compagnia di Serra San Bruno, Stefano Esposito Vangone, hanno dato esecuzione, nella serata di ieri, all'ordine di carcerazione per l'espiazione di una pena detentiva, emessa dalla Procura generale di Catanzaro, nei confronti di tre soggetti: si tratta di Giuseppe Capomolla, 34enne residente a Soriano, già noto alle forze dell'ordine, e Pietro Nardo, di 45 anni, residente a Sorianello ma domiciliato a Gerocarne, entrambi responsabili del reato di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti. Capomolla è stato condannato a 4 anni e 10 mesi di reclusione, mentre di 4 anni e 5 mesi è la pena inflitta a Nardo. L'altro arrestato è, invece, Bruno Sabatino, residente a Gerocarne, anche lui pregiudicato, che dovrà espiare una pena di 4 anni e 6 mesi di reclusione, in quanto responsabile dei reati di porto abusivo di armi e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Le condanne si riferiscono alle indagini scaturite dall'operazione Ghost, conclusa nel 2009 dalla Polizia di Stato, con la quale è stata fatto luce su un giro di droga che avrebbe interessato nello specifico il territorio compreso tra i comuni di Pizzo, Soriano, Sorianello e Gerocarne. Capomolla e Nardo sono stati tradotti presso il carcere di Vibo, mentre Sabatino è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari. 

     

  • Fabrizia, arrestato latitante in Svizzera Fabrizia, arrestato latitante in Svizzera

    mini polizia_cantonaleLa Polizia cantonale ha arrestato nei giorni scorsi in Svizzera Antonio Montagnese, 35 anni di Fabrizia, ritenuto al vertice dell'omonimo clan Montagnese-Nesci, e già condannato in Cassazione ad una pena di 9 anni di reclusione con l'accusa di associazione mafiosa. Il 35enne era rimasto coinvolto nell'operazione “Domino”, scattata nel 2007. Montagnese è il genero di Bruno Nesci, anche lui al vertice della consorteria mafiosa. Subito dopo la sentenza della Cassazione, arrivata nel maggio di quest'anno che ha certificato l'esistenza di un locale di 'ndrangheta a Fabrizia, Montagnese si era dato latitante in Svizzera, ma la Polizia Cantonale dopo mesi di ricerche è riuscita a rintracciarlo. 

     

  • Mongiana, il WWF organizza la giornata della biodiversità Mongiana, il WWF organizza la giornata della biodiversità

    mini giornata_biodiversitRiceviamo e pubblichiamo

    Dopo il successo dell’anno scorso, che ha visto i volontari del WWF impegnati nell’opera di sensibilizzazione alla conservazione del nostro patrimonio naturalistico nella suggestiva cornice del vivaio forestale “Rosarella” di Serra San Bruno, l’associazione ambientalista invita tutti ad un nuovo appuntamento con la biodiversità e il contrasto alle minacce che incombono su di essa. Attivisti, soci, simpatizzanti e cittadini, domenica prossima, dalle 10,30, saranno ospiti delle splendide strutture di Villa Vittoria a Mongiana, messe a disposizione dal Comando Provinciale del Corpo Forestale che ha risposto con entusiasmo alla proposta del WWF Calabria.

    La tradizionale manifestazione del WWF assume quest’anno un carattere particolare, essendo legata alla campagna del WWF Italia denominata “Stop ai crimini di Natura”, una iniziativa finalizzata a far conoscere all’opinione pubblica i pericoli gravissimi che minacciano la biodiversità in tutto il mondo, senza sottovalutare gli attacchi continui che subisce la Natura d’Italia e della nostra regione. Il programma prevede, oltre alla presentazione della campagna nella sala conferenze, l’allestimento di tavoli per raccogliere adesioni, percorsi di interesse botanico e faunistico (a cura del CFS) e una visita al museo delle Ferriere.

    Distruzione, alterazione e frammentazione degli habitat naturali, caccia eccessiva, bracconaggio, commercio illegale e introduzione di specie “aliene”, oltre alla minaccia globale rappresentata dal riscaldamento del pianeta determinato dall’effetto serra, sono le sfide quotidiane che il WWF è impegnato a contrastare , con la sola forza dei suoi volontari, degli scienziati e dei milioni di persone, che, in tutto il mondo, sostengono concretamente questa autentica guerra per salvare il pianeta e le irripetibili e meravigliose creature che lo popolano e lo rendono straordinario.

    Un impegno di civiltà e di amore che il WWF combatte dal 1961 in ogni regione della Terra per salvare dall’estinzione le ultime Tigri in Asia (ne sopravvivono in tutto 3200) o gli ultimi Rinoceronti sterminati per l’utilizzo del corno nei paesi orientali (della specie che vive a Giava, ne sono rimasti appena una cinquantina!); per non parlare delle poche centinaia di Gorilla di montagna rimasti, che vengono ancora braccati e massacrati per la carne o minacciati dalla distruzione delle loro foreste. Gli stessi elefanti africani, il simbolo stesso della savana, vengono crudelmente abbattuti dai bracconieri al ritmo impressionante di 22.000-25.000 all’anno . Ma l’elenco delle specie animali e vegetali che la terra rischia di perdere in breve tempo è sconvolgente e si allunga ogni giorno che passa, tanto da aver indotto gli scienziati a parlare di una “sesta estinzione di massa ”, dopo le cinque che hanno sconvolto la vita sul pianeta nelle passate ere geologiche. Con la differenza che stavolta, ad essere responsabile della fine di migliaia di specie, è un’altra specie: la nostra.

    Del resto gli Italiani e i Calabresi sanno benissimo che l’assalto alla natura e agli animali ha assunto anche da noi il livello di allarme rosso, considerato il continuo massacro del territorio e le minacce che gravano sulla nostra fauna. Un assalto contro cui agiscono, spesso a rischio della vita, i Ranger del WWF in tutto il mondo e, in Italia, 300 eroiche Guardie Venatorie Volontarie che , dalle Alpi alla Sicilia, sacrificano il loro tempo e i loro soldi per salvare orsi e lupi, uccelli migratori o per denunciare gli innumerevoli “Crimini di natura” che vengono commessi quotidianamente in ogni parte dell’ex “Bel Paese”, mettendo a repentaglio la salute dell’ambiente e, con essa, quella degli stessi abitanti. Un drappello di queste autentiche sentinelle dell’ambiente, sotto le insegne del Panda, opera da tempo in Calabria ed è anche al loro impegno quotidiano, così come all’insostituibile ruolo svolto tradizionalmente dal Corpo Forestale dello Stato, che l’appuntamento di Mongiana è dedicato.

    Per arrestare la folle corsa verso la distruzione del pianeta (l’unico che abbiamo!), il WWF chiede il sostegno di tutti: sul sito www.wwf/criminidinatura chiunque può informarsi maggiormente sul fenomeno e sostenere la campagna del WWF con una donazione, oltre a diffondere le informazioni e sottoscrivere la petizione per chiedere sanzioni più severe contro chi uccide specie selvatiche.


    WWF Calabria


  • Rinvenuto abete bianco di interesse naturalistico nel territorio del Parco delle Serre Rinvenuto abete bianco di interesse naturalistico nel territorio del Parco delle Serre

    È stato il personale di vigilanza in organico al Parco Naturale Regionale delle Serre, nell’ambito dell’esplicazione del progetto denominato “Natura e turismo” a rinvenire, nel corso di una perlustrazione in prossimità della riserva biogenetica naturale “Cropani-Micone”, un abete bianco monumentale di particolare interesse naturalistico.

Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova

Reg. n. 4/2012 Tribunale VV

redazione@ilvizzarro.it

Seguici sui social

Associazione "Il Vizzarro”

via chiesa addolorata, n° 8

89822 - Serra San Bruno

© 2017 Il Vizzarro. All Rights Reserved.Design & Development Bruno Greco (Harry)