Giovedì, 23 Giugno 2016 20:43

L’anticonsiglio comunale 1 | Abbracci gratis

Scritto da Salvatore Albanese
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C’è sempre una prima volta, e la prima volta del consiglio comunale guidato dal neo sindaco di Serra San Bruno, Luigi Tassone, si consuma a colpi di cordiali smancerie e sano fair play che non paiono neanche parenti lontani degli aspri contenuti ascoltati nello svolgimento della campagna elettorale appena conclusa, durante la quale lo scontro più che politico è sembrato personale.

Il conflitto dialettico si affievolisce soprattutto per via della ritualità formale che caratterizza ogni prima seduta consiliare che si rispetti. Si parte, infatti, con l’esame degli eletti e la verifica di potenziali condizioni di ineleggibilità ed incompatibilità di ciascuno dei componenti della nuova assise. Condizioni che non sussistono per nessuno dei 12 consiglieri, né per il sindaco che subito dopo presta il consueto giuramento – come previsto dalla normativa vigente – di fronte a tutto il Consiglio comunale e anche ad una sala Chimirri piena in ogni ordine di posto come, nello svolgimento delle sedute, non si vedeva da tempi immemori. 

A prendere la parola è quindi proprio Tassone, che ringrazia gli elettori, in particolare quelli che hanno scelto la sua compagine, e omaggia le 7 donne sedute fra gli scranni della maggioranza e dell’opposizione con altrettanti bouquet di fiori «che non gravano sulle casse dell’ente – ci tiene a precisare ironicamente il sindaco –, ma comprati con soldi delle mie tasche».

In un saluto d’esordio spezzato da applausi che la platea regala ad intervalli regolari di 30 secondi circa, Tassone prosegue soddisfatto per «il risultato ampio e la vittoria netta conseguita dal centrosinistra, che unito ha dimostrato di essere una vera forza». Poi l’appello all’opposizione che dovrebbe per il neo sindaco «svolgere un ruolo costruttivo, lavorare in sinergia con la maggioranza». Appello colto al balzo dal consigliere di minoranza Alfredo Barillari che, una volta presa la parola, ufficializza la costituzione del gruppo consiliare “Liberamente”,  del quale è capo gruppo (costituito con gli altri due consiglieri Rosanna Federico e Cosimo Polito) e ribatte: «È stata una campagna elettorale combattuta, ma è giusto sotterrare l’ascia di guerra». Lo stesso Barillari, subito dopo, annuncia la presentazione di due mozioni: una finalizzata alla «trasmissione in streaming o con qualsiasi altro canale audio-visivo delle prossime sedute consiliari», l’altra rispetto all’urgenza di arrivare alla «convocazione di un consiglio comunale aperto che esorti i referenti istituzionali di ogni ordine e grado a prendere impegni precisi rispetto a temi importanti, quali l’ospedale e l’acqua, ciò anche alla luce degli ultimi sviluppi».

È ancora il sindaco Tassone, a riguardo, a chiarire che la mozione sarà sicuramente oggetto della prossima seduta, che l’amministrazione «intende investire le istituzioni rispetto ad impegni seri e concreti, a partire dalla Regione» e che già la squadra di maggioranza si sta «attivando in maniera concreta per ripristinare l’ordinaria amministrazione». Un ripristino che verte su presupposti quali quelli di «legalità e trasparenza che, nel passato recente, sono mancati». Da qui l’annuncio di «un’operazione verità», che già dal prossimo consiglio servirà a rendere edotta la cittadinanza di alcuni «particolari situazioni». A tal proposito lo stesso Tassone avrebbe già incaricato i diversi responsabili delle aree amministrative di stilare delle relazioni, per verificare lo stato attuale del comune, ma anche «la potenziale sussistenza di illegalità, che nel caso non mancheremo di segnalare alla Corte dei Conti». «Partiamo non da zero ma da meno cento, il paese va ricostruito anche culturalmente, per questo chiedo massima collaborazione ai cittadini e ai dipendenti dell’ente» chiude il sindaco intenzionato anche ad «avviare l’iter per richiedere il titolo di “città” che Serra San Bruno merita».

Riguardo alla nomina della giunta, nessuna novità rispetto a quanto già annunciato: la carica di vice sindaco va a Walter Lagrotteria, gli assessori sono Valeria Giancotti, Gina Figliuzzi e Francesco Zaffino. Il presidente dell’assise non viene nominato, così come non sono ancora definite le deleghe da assegnare ai diversi componenti della giunta. «Una mancanza che – a parere del consigliere d’opposizione Federico – rappresenta una grave pecca, perché in questo modo non si responsabilizzano gli assessori». La stessa Federico (“Liberamente”) annuncia poi la presentazione di una terza mozione da parte del suo gruppo, questa volta diretta all’adesione del consiglio alla “Carta di avviso pubblico”, «alla quale hanno aderito già molte amministrazioni, a garanzia di un concreto contrasto al conflitto di interessi, al clientelismo, alle pressioni indebite, trasparenza degli interessi finanziari e del finanziamento dell’attività politica, scelte pubbliche e meritocratiche per le nomine interne ed esterne alle amministrazioni, piena collaborazione con l’autorità giudiziaria in caso di indagini e obbligo a rinunciare alla prescrizione ovvero obbligo di dimissioni in caso di rinvio a giudizio per gravi reati».

Anche questa mozione – ribatte il sindaco Tassone – sarà oggetto di discussione nella prossima seduta, ed anche il consigliere d’opposizione Jlenia Tucci (unico rappresentante del gruppo “In alto volare”) esprime gli auguri di un buon lavoro a tutti i componenti del neo eletto consiglio, «ringrazio gli elettori – aggiunge – anche se il nostro risultato è legato all’attività dell’amministrazione uscente (quella di centrodestra guidata dal sindaco Rosi, ndr) nonostante si sia tentato di rinnovare la squadra. Mi auguro – ha continuato Tucci – che si riesca a completare le tante opere e gli interventi già finanziati con fondi comunitari (sempre da parte della stessa amministrazione uscente di centrodestra guidata dal sindaco Rosi, ndr), in particolare rispetto al distacco da Sorical, perché i cittadini meritano di bere acqua salubre, che non leda la salute di nessuno».

«Abbiamo già recuperato finanziamenti che si rischiavano di perdere per colpa della passata gestione e ci impegneremo a dare sostanza ad altri, come quello di 210mila euro per interventi sul comparto idrico». Ribatte il primo cittadino Tassone, anche se in realtà il piano triennale delle opere pubbliche parla di 250mila euro.

Dopo gli interventi del vice sindaco Lagrotteria e del consigliere d’opposizione Polito (che mettono pepe alla seduta rispetto a quello che di buono o cattivo avrebbe portato a termine la giunta uscente), si passa all’elezione della commissione elettorale, che vede nominati membri effettivi Adele La Rizza e Maria Rosaria Franzè (entrambe elette con “La Serra Rinasce”) e lo stesso Cosimo Polito. Accesa anche la discussione sul punto inerente alla definizione dei gettoni di presenza in consiglio, confermati alla fine secondo l’ammontare delle indennità già stabilite nel mandato precedente (16,27 euro per i consiglieri che partecipano alle sedute). Tra queste anche quella destinata al presidente del consiglio, carica ancora non assegnata per la quale Federico propone «la nomina a favore di uno dei componenti del gruppo “Liberamente”, che destinerà il ricavato ad un fondo per i più bisognosi». «Prendiamo atto della proposta – ribatte il sindaco – ma ritengo che ci siano persone che devolvono parte dello stipendio in beneficienza senza fare pubblicità». «Come gruppo lanciamo questo segnale, poi fate come meglio credete» è la controreplica della Federico.  

Si chiude con la lettura di un encomio per il lavoro svolto dall’ex commissario prefettizio Sergio Raimondo che ha guidato l’ente per due mesi, presente tra l’altro in sala.

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