Lunedì, 15 Febbraio 2016 15:55

Vibo, cala il sipario sulla prima edizione del Limen Design e Architettura

Scritto da Redazione
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È calato il sipario sulla prima edizione del Limen Design e Architettura. Un grande successo in termini di numeri e presenze che non hanno deluso gli organizzatori. In primis il presidente della CNA di Vibo Valentia, Giovanni Cugliari, che, sin dall’inizio, ha creduto in questo progetto e poi  quello della Camera di Commercio, Michele  Lico, che ha voluto inserire all’interno del Premio Internazionale Limen Arte, questa nuova sezione. 

È stato, dunque, un mese ricco di eventi. Il maestoso salone del Valentianum ha visto sfilare i gioielli creati dai più quotati orafi della provincia vibonese, ha dato spazio alla ceramica, alla moda, ad architetti designer, a maestri artigiani che, tutt’oggi, realizzano i loro prodotti rigorosamente a mano, senza ausilio di attrezzature. Non è mancato il laboratorio dedicato ai soggetti diversamente abili, che hanno dato dimostrazione di quanto siano, invece, veramente abili ad impartirci la loro sensibilità e il loro senso di bellezza, fino ad arrivare alla serata conclusiva che ha visto la partecipazione di giovani architetti e artigiani che, grazie alle nuove tecnologie, hanno dato vita ad nuovo modo di fare d’impresa. Tra questi, gli ideatori di Hubita, una piattaforma web che favorisce le interazioni fra progettisti e micro imprese artigiane per commercializzare prodotti di design, attraverso l’apporto creativo dell’utente. 

A dare dimostrazione di come attrezzature dismesse da anni, combinate con altre all’avanguardia, possano essere rimesse in funzione e realizzare capi di prestigio, è stato Emilio Leo, l’innovatore del Lanificio Leo, la più antica fabbrica tessile attiva in Calabria, che nell’azienda si occupa di dinamiche di sviluppo applicate alla tradizione e alla dimensione territoriale della periferia. Dinamiche, queste, che cercano di coniugare le potenzialità intrinseche dei processi a bassa tecnologia ma con alto potere identitario.  

Il giovane architetto Federico Rossi, invece - docente di Design Digitale e fabbricazione robotizzata alla London South Bank University - ha presentato ad una sala gremita di gente, la “Dar-Lab”, una piattaforma di ricerca dove interagiscono studenti e partner del settore e personale accademico per espandere i confini della pratica architettonica e offrire consulenza per la stampa 3D, fresatura robotica e automazione del settore delle costruzioni, collaborando soprattutto con artisti digitali, ingegneri, architetti  e costruttori. 

Dopo la presentazione delle startup si è dato inizio alla tavola rotonda alla quale hanno preso parte Giuseppe Virgillito, Dirigente del Mise; Antonio Viscomi, vice presidente della Regione Calabria; Fabio De Chirico, dirigente Mibact (Direzione Arte, Architettura Contemporanea e Periferie Urbane); Gianluca Callipo, presidente Anci Giovani; Donatella Romeo, segretaria generale della Camera di Commercio di Vibo Valentia e Crotone; Gaetano Bergami, presidente nazionale CNA  Produzione e Mario Cucinella, architetto di fama internazionale, fondatore a Bologna della MCA (Mario Cucinella Architects). 

«I cambiamenti che sono avvenuti negli ultimi cinque anni sono stati talmente veloci e lo saranno ancora di più – ha detto lo stesso Cucinella – . Per questo c’è bisogno dei giovani, in particolar modo dei “nativi digitali” capaci di capire questo mondo che cambia in continuazione e che va digitalizzandosi sempre più».  

Concreto e pragmatico è stato, invece, l’intervento di Bergami. «La crisi - ha esordito – non è solo al Sud ma in tutta Italia.  Da circa trent’anni non viene attuata una politica industriale che indichi in quali settori il Paese deve investire. Senza, purtroppo, non si va da nessuna parte. Per far crescere poi l’artigianato digitale, di cui tanto se n’è parlato al Limen Design e Architettura – ha continuato - è sempre la politica a dover fare la sua parte, agevolando i giovani nell’acquisto delle attrezzature che hanno costi esorbitanti».  

«La Calabria - ha dichiarato il vice presidente della Regione, Antonio Viscomi - deve fare i conti con aziende refrattarie restìe all’innovazione. La prima consapevolezza è che bisogna cambiare mentalità. Una mentalità che pensa molto al commercio e poco all’artigianato, vero volàno di questa terra. Anche la pubblica amministrazione deve rinnovarsi, partendo dalla formazione del personale.  Ricerca e innovazione sono, oggi, alla base di tutto». Modernizzare il sistema produttivo locale, realizzare una piattaforma di innovazione sui temi del design e dell’architettura, creare reti di imprese, introdurre strategie di crescita e di posizionamento delle imprese locali, orientare la creazione di collezioni e di brand di valore, ideare e promuovere micro distretti e micro filiere produttivi, aggiornare  tecnologicamente i sistemi artigianali locali, istituire collaborazioni e partnership strategiche regionali, nazionali e internazionali: sono stati questi, dunque, gli obiettivi del Limen Design e Architettura che, vista l’ampia partecipazione di pubblico e aziende interessate in un mese di eventi, non tarderà a coniugare bellezza e consapevolezza, due termini che hanno contraddistinto la manifestazione. «La consapevolezza di riuscire, in questo territorio, in questa piccola provincia, a creare un volano di sviluppo – ha commentato Giovanni Cugliari – a creare sinergia invitando relatori professionali, apprezzati in tutto il mondo e di grande valenza culturale. Far capire al pubblico presente, alla Calabria tutta, che da qui si riparte con la “bellezza” e la “consapevolezza” che ce la possiamo fare con umiltà e sacrificio». 

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