Proseguono le iniziative nel paese della Certosa per la ricorrenza del quinto centeneraio della canonizzazione di San Bruno. Sabato 19 luglio, alle ore 10.30, nel piazzale antistante il monastero certosino, è in programma una celebrazione eucaristica presieduta dal priore della Certosa, Dom Jacques Dupont. È la prima volta che il priore avrà modo di presiedere una Messa solenne al di fuori delle mura certosine.
Il 1514 è un anno particolare, non solo per la proclamazione della santità di Bruno di Colonia, ma anche per il ritorno dei certosini nel monastero dopo il periodo in cui questi luoghi appartenevano ai cistercensi.
Per l'occasione si è ritenuto opportuno ritrovarsi insieme per ricordare quanto la presenza dalla Certosa sia stata significativa per la Calabria e soprattutto quanto il santo fondatore dei certosini abbia segnato in una certa misura, con il suo cammino di santità, in terra calabrese, il corso della storia della fede e della spiritualità in questa terra.
Per celebrare con solennità il momento si è pensato di chiedere la presenza delle comunità calabresi con cui la Certosa ha avuto un rapporto feudale oppure nel cui territorio ricadevano importanti possedimenti terrieri di proprietà del monastero serrese tra il XVI e il XVIII secolo e che hanno lasciato una traccia evidente in edifici, risultanze archeologiche, nella toponomastica o nelle tradizioni religiose. Sono stati, infatti, invitati a Serra San Bruno i sindaci dei 59 comuni calabresi, i parroci le parrocchie e le congreghe di questa vasta porzione della Calabria riunita da quel filo comune che riconduce al monastero certosino di Serra.
I festeggiamenti per il cinquecentenario inizieranno il 18 luglio alle ore 18:30 nel Museo della Certosa, che si trova all'interno del perimetro del monastero e compie quest'anno i venti anni dall'inizio della sua attività. In questa occasione sarà inaugurata una mostra dal titolo: "Bruno: un cammino di santità. Scene della vita del santo nelle opere di Carmelo Zimatore e Diego Grillo a cura di Mario Panarello". La rassegna, che durerà fino al 6 ottobre, prevede l’esposizione di quattro quadri di grande dimensione raffiguranti alcune scene della vita del santo certosino dipinti da Zimatore con la collaborazione del nipote Diego Grillo tra il 1898 e il 1902. Le quattro opere realizzate vengono per la prima volta esposte al grande pubblico, che non aveva mai avuto occasione di ammirarle dal vivo. I quattro quadri ritraggono San Bruno e il Conte Ruggero, San Bruno che rifiuta l’Arcivescovado di Reggio Calabria, Morte e apoteosi di San Bruno. Le opere ripercorrono, quindi, con uno stile quasi didattico e naturalistico alcuni momenti della vita in Calabria del santo fondatore per giungere alla glorificazione del santo calabrese che viene accompagnato dinanzi a Dio da quattro angeli.
Poi, sabato mattina, la Messa all'aperto presieduta dal priore della Certosa Dom Jacques Dupont.