Una sezione storica archeologica di grande prestigio che oltre a ospitare la collezione in comodato d’uso “Rosaria e Giuseppe Bartone Nardo” di 50 albarelli (vasi da farmacia) espone in originale anche "Il medicinalium" di Tommaso Campanella e un "Erbario" di fine Seicento.

«La "Speteria" ovvero la farmacia monastica domenicana sorianese – ha dichiarato il sindaco Domenico Bartone attraverso una nota stampa – era conosciuta in tutto il Regno di Napoli per i medicamenti tratti soprattutto da erbe officinali che venivano coltivate nelle “grange” e serviva le popolazioni anche della vicina provincia di Messina. Conosciutissimo il corredo ceramico di pregio proveniente da diverse fabbriche campane, umbre, abruzzesi, calabresi e siciliane, decorate e smaltate, andato quasi per intero disperso e distrutto anche se alcuni pezzi furono negli anni Venti del ‘900 acquistati dall’archeologo Paolo Orsi e donati ai musei di Reggio, Rovereto, Milano e altri conservati in farmacie di Vibo Valentia e di Catanzaro».

Negli spazi museali inoltre sono presenti vetrine con frammenti di ceramica in uso all’antica farmacia di Soriano.

«Un ennesimo tassello che porta a conclusione – dice infine Bartone – il grande polo museale che sarà un diversificato contenitore storico artistico e archeologico unico in Calabria e che tanto sta attraendo e interessando tanti visitatori di ogni dove».