Sabato, 28 Ottobre 2017 13:31

Serra, il ricordo di Bruno Chimirri a 100 anni dalla morte

Scritto da Bruno Greco
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Palazzo Chimirri nella mattinata odierna – nonostante il solito ruolo atto a ospitare manifestazioni culturali – ha assunto un aspetto più suggestivo, proprio in occasione del ricordo, a 100 anni precisi dalla morte, del nome più illustre che abbia mai calpestato le sue stanze: Bruno Chimirri.

A ricordare il politico italiano (dire serrese sarebbe troppo riduttivo) è stato il preside dell’istituto Luigi Einaudi di Serra San Bruno, Tonino Ceravolo, assieme alla presidente della fondazione Caterina Chimirri, Ernesta Zadra. Al tavolo dei relatori, anche due studenti chiamati a moderare gli interventi, e il sindaco di Serra, Lugi Tassone, che nel discorso iniziale ha sottolineato «l’importanza del protocollo d’intesa stipulato tra Comune e scuola per ricordare in una serie di eventi la figura di Bruno Chimirri».

In rappresentanza della famiglia Chimirri, si è registrato anche l’intervento commosso di Mario Giovanni Mannarino (marito di una diretta discendete del politico, la defunta Nerina Chimirri), il quale per l’occasione ha donato al Comune di Serra un dipinto rappresentante Bruno Chimirri e un avviso municipale risalente ai primi anni del ‘900.

A seguire, Ernesta Zadra, presidente della fondazione Chimirri, con una storia che assumesse volutamente i contorni della favola, ha parlato di un «grande figlio di Serra», che assieme al fratello Luigi Maria Filippo e al cavalier Alfonso Barillari, nel 1911, ha contribuito alla crescita culturale del paese grazie alla fondazione di un asilo, gestito da tre suore dell’ordine di Santa Giovanna Antida. «Bruno Chimirri è stato un politico sensibile – ha detto la Zadra – mosso dai mutamenti culturali che in quel periodo hanno interessato il nostro paese… penso al contributo della Montessori ad esempio. Lui, assieme al fratello e al cavalier Alfonso Barillari, che dell’asilo è stato il primo presidente, rimasto in carica per 30 anni, aveva capito quanto fosse importante l’istruzione. Quella struttura che io oggi qui rappresento, oltre a ospitare i bambini serresi e fornire corsi laboratoriali per le giovinette del tempo, è diventata anche un miscelatore di classi sociali, dove tutti erano uguali».

Tra gli eventi previsti per celebrare la memoria di Bruno Chimirri, come anticipato già nei giorni scorsi, ci sarà anche (una volta andato a buon fine l’iter burocratico) l’intitolazione dell’attuale istituto Luigi Einaudi proprio a Chimirri.

«Perché questa scelta?». Dopo l’annuncio dei giorni scorsi, il preside Antonino Ceravolo ha voluto rendere nota a tutti la scelta di intitolare l’istituto superiore a Bruno Chimirri. Dopo aver ringraziato Mannarino per le donazioni fatte dalla sua famiglia al Comune, Ceravolo ha spiegato che « innanzi tutto Bruno Chimirri era un serrese, personaggio importantissimo della politica nazionale a cavallo tra 800 e 900, troppo importante per rinchiuderlo a livello locale, perché la sua figura appartiene alla Storia d’Italia: 13 volte eletto alla Camera dei deputati, 4 volte ministro e nominato senatore del Regno, tra i primi a istituire una politica di tutela sociale, promotore della “Legge pro Calabria” e aperto alla conciliazione con la Chiesa, molto prima che si arrivasse nel periodo fascista ai Patti lateranensi». Oltre al politico, Ceravolo ha ricordato anche il Chimirri scrittore, uomo di cultura interessato a Mattia Preti e Dante.

«Una figura politica – ha continuato Ceravolo – di primissimo rilievo nazionale ma fortemente legato al proprio territorio, basta leggere le poesie di Mastro Bruno Pelaggi che ne descrivono la persona».

Infine, Ceravolo ha ricordato che per commemorare il politico, oltre al ricordo odierno, gli eventi in programma saranno la mostra allestita presso l’asilo Caterina Chimirri dal titolo “Bruno Chimirri e il suo tempo”, un convegno di studi e un concorso scolastico con protagonisti i ragazzi, e l’intitolazione dell’Istituto di istruzione superiore al politico serrese. 

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