È sotto questo aforisma di Max Ernst, pittore e scultore tedesco, che il docente di Enogastronomia, settore sala e vendita, Francesco Angotti, dell'Istituto Alberghiero di Serra San Bruno, ha organizzato il 29 maggio scorso una competizione che ha visto i ragazzi delle classi terze cimentarsi nella preparazione di alcuni cocktail inediti, creati dunque per l'occasione direttamente dagli studenti.

Una sorta di gara interna, insomma, quella voluta fortemente dal professore Angotti e resa possibile anche grazie all'appoggio e al sostegno del dirigente scolastico, Tonino Ceravolo, visto che, secondo la nuova normativa, mentre in precedenza al termine dei primi tre anni era prevista la qualifica e, poi, al quinto il conseguimento del diploma, adesso la qualifica è stata soppressa e quindi proprio per questo il docente Angotti ha pensato bene di “ricordare”, comunque, i primi tre anni di studi attraverso questa competizione, al termine della quale a tutti i ragazzi è stato consegnato un attestato di partecipazione, mentre soltanto i primi tre classificati hanno ricevuto un premio simbolico.

La giuria era composta da due docenti dell'istituto, ai quali è stato attribuito il compito di curare l'aspetto linguistico in francese e tedesco; un alunno di quarta, un altro ragazzo che ha finito gli studi da qualche anno e Domenico Scrivo, giovane e valido barman serrese.

La competizione, divisa in batterie, nelle corso delle quali si sono confrontati tre alunni per volta (Paola Cavallaro, Veronica Niutta e Sharon Ciconte nella prima; poi Michela Tassone, Ilario Tassone e Alessia Carè, nella seconda, e Raffaella Miletta, Viviana Nesci e Alessandro Franzè, nella terza), ha visto trionfare Michela Tassone, con il suo cocktail “Michelle”. Seconda posizione, invece, per Alessia Carè con il cocktail “Incanto di fragole” e terza Raffaella Miletta, con il “Cocktail Vincent”.

Soddisfatti, ovviamente, per l'ottima riuscita dell'iniziativa sia il dirigente Ceravolo che il professore Angotti per i quali l'auspicio è che «quella di quest'anno sia soltanto la prima di una lunga serie di iniziative organizzate in questo ambito che, speriamo, possano coinvolgere in futuro anche studenti delle altre scuole».