Ventiquattro ragazzi provenienti da Italia, Portogallo, Spagna e Romania proveranno, attraverso varie attività, a superare i difficili ostacoli della “comunicazione in pubblico/public speaking”, tema principale sul quale è stato incentrato lo scambio culturale approvato dall’Agenzia nazionale giovani.

Dopo l’accoglienza di ieri riservata da Passepartout.up ai protagonisti di “This is my turn”, rotto il ghiaccio, i ragazzi (tutti sotto i 30 anni a parte i 4 group leader) hanno fatto conoscenza nel loro albergo del centro storico che sarà la loro nuova casa per 10 giorni. Un ambiente multiculturale che già i giovani hanno approfittato per trasformare in una grande famiglia, condividendo umori, emozioni ed esperienze… ma soprattutto l’organizzazione del duro lavoro che saranno chiamati ad affrontare nei prossimi giorni. Tra le prove più tortuose previste in calendario, la realizzazione di un palinsesto radiofonico nella sede di Rs98, compresi gli interventi in studio; l’incontro con gli studenti dell’istituto superiore Luigi Einaudi, che saranno resi partecipi delle opportunità dell’Erasmus plus; un laboratorio su come approcciarsi e affrontare nel migliore dei modi un intervento di fronte ad una platea. Un enorme sforzo cognitivo che permetterà ai ragazzi di «migliorare la comunicazione in pubblico – spiegano gli organizzatori Biagio Tassone ed Edoardo Russo – al fine di rafforzare la personalità e accrescere la propria autostima». Al quale però saranno affiancati giochi, musica, visite guidate nel centro storico e al Museo della Certosa e altre attività prettamente ludiche ma pur sempre formative.

La cittadina della Certosa, dunque, per 10 giorni isserà al fianco della bandiera nazionale quella spagnola, portoghese e rumena, facendosi teatro di uno scambio culturale internazionale che ancora una volta parlerà… serrese.

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