Mercoledì, 09 Novembre 2016 09:08

'Puliamo il Mondo', Legambiente e studenti insieme sul vecchio tracciato delle ferrovie calabro lucane

Scritto da Redazione
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Riceviamo e pubblichiamo

Si è svolta a Vibo Valentia, sul vecchio tracciato delle ferrovie Calabro Lucane che un tempo collegava Vibo Marina a Vibo città, l’iniziativa "Puliamo il Mondo" di Legambiente, che quest’anno ha registrato l’attività sinergia tra i circoli vibonesi di Legambiente, la scuola Garibaldi – Buccarelli e il Comune di Vibo Valentia.

L’iniziativa - che rappresenta l’edizione Italiana di Clean up the med, il più grande appuntamento di volontariato del mondo - per volere degli organizzatori, non si è limitata ad una azione di cittadinanza attiva di pulizia del tracciato ma ha avuto come obiettivo principale il ripristino del percorso e la sua valorizzazione. Negli anni scorsi l’amministrazione provinciale, anche su proposta dei circoli vibonesi di Legambiente, ha recuperato il vecchio tracciato ferroviario realizzando una “via verde”, un percorso naturalistico di straordinaria bellezza che si affaccia su uno degli scorci panoramici più belli della provincia. Meta di molti fruitori, negli ultimi anni è stato abbandonato all’incuria, coperto di rovi e sterpaglie diventando, tra l’altro, ricettacolo di rifiuti e quindi non più fruibile dalla popolazione.

La sinergia tra istituzioni, associazionismo e scuola e soprattutto l’impegno dell’assessorato all’Ambiente del Comune di Vibo, che ha realizzato una concreta attività di pulizia, ha reso di nuovo fruibile il sentiero restituendolo a quanti vogliono continuare ad apprezzarne le peculiarità. Il tracciato, infatti, oltre ad essere un balcone sul mare è un piccolo scrigno di biodiversità dove continuano a resistere essenze e specie arboree tipiche del mediterraneo e una ricca varietà di fauna autoctona.

L’iniziativa ha registrato la partecipazione di numerosi studenti della scuola media Garibaldi – Buccareli e di alcuni volontari che hanno percorso l’intero tragitto apprezzando la bellezza dei luoghi ma, soprattutto, riscoprendo una parte importante della storia vibonese. La tratta ferroviaria Porto S. Venere – Monteleone, inaugurata il 2 luglio del 1917 e successivamente, nell’ottobre del 1923, prolungata fino a Mileto, per un’ estensione di circa 20 km, ha contribuito a togliere dall’isolamento molti paesi rappresentando un’importante via di comunicazione per l’hinterland vibonese. Una tratto di storia importante caratterizzato da sviluppo economico e sociale ma, purtroppo, anche di lutti. Su questa tratta, a causa del crollo dell’ultima arcata del ponte Ciliberto, sito tra Pizzo e Vibo Marina, persero la vita 11 persone. A seguito dell’incidente, nel corso del tempo, la tratta fu definitivamente chiusa e svanirono importanti occasioni di sviluppo per il territorio.

Ad accogliere i giovani studenti e a raccontare loro la storia di questa moderna Green Weeis c’erano l’assessore all’ambiente del comune di Vibo Antonio Scuticchio, la dirigente scolastica Rosaria Galloro, i presidenti dei circoli di Legambiente di Vibo Valentia Antonella Pupo e di Ricadi Franco Saragò e i dirigenti dell’associazione Osvaldo Giofrè e Francesco Ferrari. Dal confronto con gli studenti è emerso anche che il vecchio tracciato ferroviario rappresentava un esempio concreto di sviluppo sostenibile, mentre il trascorrere del tempo ha rappresentato, nel sistema viario del territorio, una pesante involuzione che ha determinato l’incremento del traffico veicolare su gomma e il conseguente aumento dell’inquinamento.

Soddisfazione è stata espressa dai convenuti per il ripristino del percorso che rappresenta nelle intenzioni del comune solo un primo passo verso la valorizzazione del tracciato. Dai gruppi promotori dell’iniziativa nasce infatti la volontà di condividere e mettere in campo altre iniziative per valorizzare e mettere in sicurezza la restante parte.

Negli anni scorsi su iniziativa di Legambiente e di altri partners è stato realizzato il progetto Le Vie del Treno che, tra l’altro, ha formato alcuni giovani vibonesi trasferendo le competenze necessarie per valorizzare le vecchie tratte ferroviarie in disuso.  

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