Mercoledì, 30 Marzo 2016 22:42

La brigata Zenzero conquista Eataly Firenze con la gastronomia calabrese

Scritto da Bruno Greco
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L'esperienza della "brigata Zenzero" a Firenze, capitale per un mese del cibo di alta qualità calabrese, sta per concludersi. Lo chef serrese Bruno De Francesco, partito all'inizio di marzo con una manciata di amici-colleghi alla volta di Eataly, ha regalato al pubblico dei buongustai un pezzo di Calabria all'interno dello spazio l'Osteria di sopra.

Ad annunciare l’avventura di De Francesco e i suoi come una «ventata di novità» all’interno del nuovo progetto Eataly era già stato il celebre “Gambero Rosso”, che anticipava l’arrivo della Calabria nell’Osteria di sopra di via Martelli, a un passo dal Duomo: «Questo locale prima si chiamava ristorante "Da Vinci" – ha spiegato De Francesco – rimasto chiuso per circa tre mesi perché purtroppo non funzionava più bene. Eataly con noi ha deciso di rilanciare questo locale con la formula delle “osterie”, ristoranti di varie regioni che si alterneranno nei mesi a seguire».

Già reduci dalla presenza ad Expo nel padiglione Italia, i giovani professionisti serresi questa volta hanno messo la loro professionalità a disposizione di Eataly, l'ormai celebre marchio gastronomico fondato dall'imprenditore Natale (Oscar) Farinetti. Gli "alti ingredienti" utilizzati in cucina, oltre a portare con sé odori e sapori della Calabria in terra toscana, hanno rappresentato anche le sfide imprenditoriali di una regione, orgogliosa di mostrarsi attraverso tipicità gastronomiche uniche e irripetibili come il Pecorino del Monte Poro di Gabriele Crudo (Rombiolo); il Cirò rosso e rosato di 'A vita di Francesco Maria De Franco (Cirò); lo Zibibbo delle cantine Benvenuto (Francavilla Angiola); i pomodori secchi, le olive e l'origano di Calabria&Calabria di Agostino Sirianni (Cittanova); gli 'nzullini di Fiorindo Franco (Serra San Bruno); il biscotto al finocchio del “Panificio D'Amico Boulangerie Caffè” (Vibo Valentia); il Tartufo di Domenico Penna (Pizzo); i porcini Serfunghi di Bruno Calabretta (Serra San Bruno); l'olio evo dell'azienda Mazzitelli (Cessaniti); i vini di Ferrocinto e i prodotti di Campoverde tra cui pomodorini idroponici e caciocavallo silano (Castrovillari); il cipollotto e la cipolla di Tropea disidratata dell’azienda Schiariti (Tropea).

 

«All’interno dell’Osteria di sopra – ha dichiarato ancora lo chef serrese – abbiamo preparato per i nostri clienti cucina calabrese attraverso le ricette classiche dello Zenzero (ristorante di Serra San Bruno di proprietà dello stesso De Francesco ndr), soprattutto a base di pesce. Abbiamo portato "il piatto povero della Calabria", che ebbe molto successo ad Expo, intitolandolo "omaggio a Firenze": la panzanella calabrese.

La Calabria buona, quella da magiare, è stata dunque protagonista per un mese a Firenze, e continuerà ad esserlo in altre parti d'Italia, dove sempre ci sarà qualcuno che perderà la testa per le irresistibili eccellenze gastronomiche di questa regione. Oggi per la brigata Zenzero si tratta dell’ultimo giorno fiorentino «un’esperienza – ha detto De Francesco soddisfatto – che ti fa comprendere quanto si può crescere professionalmente grazie alla diversità delle varie regioni. Confrontarsi sempre con palati differenti, scoprire i gusti e le abitudini. Mettersi in gioco e divertirsi a scoprire che sono poche le ricette che davvero mettono tutti d'accordo. Basta spostarsi da Roma a Firenze per capire che bisogna cambiare le quantità nei piatti, la tipologia d'olio e rendersi conto che il rosato è più richiesto del rosso… Sono contento del grande successo e dei tanti complimenti ricevuti che giro volentieri alla mia brigata che mi ha accompagnato e sostenuto, formata da Vincenzo Rachiele agli antipasti, da Bruno De Raffele ai primi e da Vincenzo Albano ai secondi».

Prossima tappa? Eatly Roma si è già accaparrata la “brigata Zenzero” per il prossimo settembre. La Calabria continuerà ad essere protagonista della gastronomia anche nella capitale.

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