Quando gli abitanti dell’antica Vallelonga (figlia della bizantina Nicefora) scapparono al tremendo terremoto che rase al suolo l’intera Calabria, risalirono il fiume Mesima, giungendo al santuario della Madonna di Monserrato. Giunti sul posto, l’esclamazione “Madonna mia!” fece presto eco nella valle, dove il vecchio centro abitato era oramai ridotto in un cumulo di macerie.
Nonostante le origini cinquecentesche del santuario dedicato alla Vergine spagnola, è stato questo sopra descritto, molto probabilmente, il primo miracolo (attribuitole) che la Madonna di Monserrato compì a favore dei vallelonghesi, i quali riuscirono a salvarsi di conseguenza al violento terremoto del 1783.
Non si sa come la bellissima effige sacra sia arrivata nei luoghi del Mesima, e, data la sua origine spagnola – il monastero di Santa Maria de Montserrat sorge sull’omonima altura a forma di sega nella Catalogna – si pensa che il culto possa risalire al periodo della dominazione aragonese (‘400).
Fonti più attendibili – come si apprende dal sito web santuariomonserratovallelonga.org – attestano che, dai documenti conservati nell’archivio diocesano di Mileto e dalle notizie a riguardo ricavate dal Regesto Vaticano per la Calabria, la devozione per la Madonna di Monserrato in Vallelonga risalirebbe al 1550. Le visite ad limina di mons. Del Tufo, datate aprile 1586, parlano già di un altare nella Chiesa Matrice di Vallelonga dedicato alla Madonna di Monserrato.
Ogni anno, i vallelonghesi, per omaggiare la loro protettrice, con pazienza certosina preparano la tradizionale “infiorata”. Il percorso adiacente la chiesa, dove si compirà il rito processionale il venerdì prima della seconda domenica di luglio, viene addobbato con una miriade di petali di rosa, adagiati per farne ad ogni ricorrenza un disegno diverso intriso di simbolismo religioso.
La preparazione del manto stradale con i petali di rosa viene fatta nei giorni che precedono la processione del venerdì e tutto il paese si ritrova coinvolto nella realizzazione di questo singolare addobbo. In particolare questa notte, tutti i ragazzi del paese lavoreranno con particolare dedizione per completare l’infiorata, che nella mattinata di domani sarà pronta ad ospitare la processione della Madonna di Monserrato, la quale, alla fine del tragitto, verrà adagiata sul fastoso trono della chiesa Matrice.