È un vero e proprio «tesoro», frutto della «passione» e dell’«amore» per la botanica, quello messo in piedi dal professore e micologo Maurizio Siviglia che, oggi pomeriggio, ha inaugurato il Museo botanico all’interno dell’area di Villa Bonitas, di proprietà dell’Arcidiocesi metropolitana di Catanzaro-Squillace e situata a pochi metri dal Santuario regionale di Santa Maria del Bosco.

All’interno del museo sono presenti più di 1/3 delle piante calabresi, oltre a vari utensili che venivano utilizzati nella lavorazione del legno. Alla cerimonia di inaugurazione, oltre al professore Siviglia, erano presenti il rettore del Santuario regionale di Santa Maria del Bosco, don Bruno La Rizza; l’arcivescovo metropolita della Diocesi di Catanzaro-Squillace, monsignor Vincenzo Bertolone e il professore Giovanni Spampinato, docente di Botanica al dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria che, come spiegato dal professore Siviglia, «ha fornito un aiuto determinante nel processo che ha portato alla realizzazione di questo piccolo spazio», all’interno del quale sono presenti più di mille specie di piante catalogate. Diverse, inoltre, sono state le autorità civili e militari che hanno preso parte all’iniziativa, tra cui il commissario del Parco delle Serre Giuseppe Pellegrino, che ha ringraziato Siviglia per aver «contribuito a valorizzare ancor di più le bellezze del territorio». All’esterno del Museo è presente inoltre anche un’opera dell’artista Antonio Callà.

Insomma, un piccolo tesoro che, d’ora in avanti, grazie alla passione del professore Siviglia, sarà disponibile per tutti coloro i quali vorranno scoprire un mondo nuovo o arricchire le proprie conoscenze in materia di botanica.