È servita soprattutto a questo la mostra che l'istituto presieduto dal dirigente scolastico, Antonino Ceravolo, ha organizzato nei locali dell'ex Cinema Aurora, dal titolo “Carissima Pippinuzza”, curata dal professor Salvatore Luciani e dalla dottoressa Maria Grazia Franzè, assieme alle classi terze dell'indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing e ispirata, nel titolo, alla formula d'esordio delle lettere che il Maggiore serrese Azaria Tedeschi indirizzava dal fronte alla cugina. Un' iniziativa unica nel suo genere, non tanto per il meticoloso lavoro dei ragazzi che, comunque sia, anche attraverso la collaborazione di semplici cittadini, sono riusciti nell'intento di mantenere vivo ed attuale il ricordo dei combattenti morti durante il Primo ed il Secondo conflitto Mondiale, ma soprattutto perché, a differenza di come avviene spesso in questi casi e come, del resto, ci ha spiegato anche il professore Luciani, tra i curatori dell'esposizione, «per la prima volta sono i giovani che, attraverso questa iniziativa, mantengono vivo il ricordo e la memoria delle vecchie generazioni e di quanti, in guerra, hanno perso un padre, un fratello, un cugino o anche un lontano parente».

L'esposizione, che in questi giorni ha riscosso un grande successo, si è aperta sabato scorso quando, proprio in occasione della giornata inaugurale, è stato organizzato un convegno, moderato dalla dottoressa Maria Grazia Franzè, durante il quale, tra le tante cose, ci sono da evidenziare le preziose e toccanti testimonianze da parte dei professori Franco Gambino, Domenico Giofrè e dell'ex comandante dei vigili urbani, Sorrentino, i quali, anche se con non poche difficoltà per la voce rotta dall'emozione, sono riusciti in breve a ricordare alcuni momenti della guerra vissuti dai propri cari.

La mostra rimarrà aperta ancora domani, mercoledì 27 e giovedì 28 maggio, dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 20.00