L'iniziativa, organizzata dal gruppo Scout Serra San Bruno I “don Gerardo Letizia”, è stata resa possibile grazie alla preziosa collaborazione dell'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Pino Iennarella, di Calabria Verde e di alcuni imprenditori locali. Il luogo, noto come “Scagghiuni”, si trova nei pressi di località “Lacina”, dove il primo cittadino ha concesso al gruppo Scout Serra I l'uso di un sito abbandonato, oltre ad un piccolo rifugio, ristrutturato grazie all'impegno di alcuni capi e della branca RYS. All'iniziativa saranno presenti le famiglie dei soci, personalità politiche, civili, militari, religiose e alcune associazioni. Il programma, inoltre, prevede il saluto e gli interventi delle autorità presenti, la Santa Messa e la presentazione della “Carta del Coraggio” da parte dei ragazzi della branca RYS. Quella di domani è soltanto una delle tante iniziative portate a termine dal gruppo Scout Serra I che, nel corso degli anni, ha potuto contare sulla collaborazione dell'associazione culturale “Il Brigante”, della Proloco, della Croce Rossa, dell'Aism e dell'Airc.

«La nostra avventura – affermano i componenti della comunità Capi che, in una nota, ripercorrono la storia del sodalizio - inizia il 29 settembre 1975 quando un gruppo di ragazzi, con il sostegno di don Gerardo Letizia, da inizio alle attività del gruppo Agesci Serra San Bruno 1. Da quaranta anni siamo presenti sul territorio, cerchiamo di dare il nostro contributo a “rendere il mondo un po’ migliore di come l’abbiamo trovato”, come diceva Baden Powell, fondatore del movimento scout mondiale. Noi adulti, comunità capi, svolgiamo il nostro servizio educativo con bambini/e, ragazzi/e, giovani alla luce degli elementi del metodo scout e con l’aiuto di strumenti specifici per ogni fascia di età, animati da una passione educativa che in parte è innata, in parte scaturita dagli insegnamenti del nostro assistente ecclesiastico don Gerardo Letizia, il quale ci ha trasmesso grandi valori spirituali e ci ha abituati a fare una lettura attenta della realtà in modo da agire per il bene comune, quando è necessario bisogna alzarsi anche se gli altri rimangono seduti, fare scelte di coraggio e di agire con lealtà».

L'Agesci, dunque, attraverso questa ennesima iniziativa, ha voluto «fare il punto sulla propria identità, affidando ai giovani l'esigenza di esprimere il percorso da seguire in futuro. Dobbiamo imporre e spendere la nostra Calabria a tutti i livelli – concludono - , affinchè questa terra venga ricordata e imitata per gli esempi positivi e per il coraggio che tutti vorremo assumere, convinti che per cambiare il mondo è indispensabile cambiare noi stessi e chi lo abita».