Ad andare su tutte le furie è stato Antonio Cumbo 50enne di Vibo Marina e padre della ragazza, che – intromettendosi nella conversazione – ha inveito contro il giovane all’altro capo del telefono minacciando l’aggressione a colpi di accetta. Poco dopo il 50enne è passato dalle parole ai fatti. Ha raggiunto il ragazzo, Loris Junior Aracri, direttamente nell’androne della sua abitazione di Bivona, altra fazione del capoluogo Vibo.  

Il giovane venticinquenne, sorpreso nel cortile condominiale, alla vista del padre dell’ex fidanzata armato di accetta, ha subito fatto dietrofront, correndo verso l’entrata del palazzo. L’uomo, però, con un primo fendente, è riuscito a colpire il giovane alla mano, per poi portare a segno un secondo colpo alla testa all’interno dell’atrio condominiale, dopo aver abbattuto il portone di vetro della soglia di ingresso.

Udite le urla, i genitori del giovane si sono precipitati nelle scale dove hanno ritrovato il 25enne ferito e sanguinante, inseguito dall’aggressore. Tra i due si sono, dunque, fisicamente contrapposti i genitori del ragazzo, tanto che nella colluttazione anche la madre sarebbe stata raggiunta da un colpo. L’aggressore, si sarebbe quindi arreso, anche perché intanto il manico dell’accetta si era spezzzato. Ma l’uomo, intento a disfarsi dell’arma nel cortile di un abitazione limitrofa e a darsi alla fuga, è stato poi rintracciato dagli uomini dell’Arma nei pressi di Vibo Marina.

Il giovane si trova ora ricoverato presso l’ospedale Jazzolino dove è stato sottoposto a medicazioni alla testa e ad un intervento chirurgico per aver subito la lacerazione del tendine di un dito, ne avrà per una ventina di giorni. La madre del ragazzo, ferita alla mano, è stata giudicata guaribile in 10 giorni.

Cumbo è stato arrestato e posto ai domiciliari: dovrà ora rispondere dell’accusa di tentato omicidio, porto abusivo di arma, lesioni aggravate, danneggiamento e minaccia aggravata.