Venerdì, 04 Settembre 2020 16:58

Viabilità sulla Sp 82, il "Movimento 24 agosto" incalza le istituzioni sulla messa in sicurezza

Scritto da Redazione
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Il Movimento 24 agosto continua ad "alzare la voce" per portare all'attenzione delle istituzioni le problematiche che attanagliano il territorio. Attraverso una nota stampa gli attivisti hanno messo nero su bianco alcuni problemi riguardanti la viabilità nel Vibonese, nello specifico quelli presenti sulla Sp 82. «La viabilità interna della provincia di Vibo Valentia - si legge nella nota - è ormai da tempo allo stremo, per vari e banalissimi motivi. Chiunque si metta alla guida per raggiungere la sua destinazione, rischia seriamente per la propria incolumità, a causa della carreggiata ridotta del 50% da erbacce e arbusti, che invadono le corsie a doppio senso di marcia, oppure per il manto stradale ormai completamente disastrato da buche enormi e frane, che annientano quasi totalmente lo spazio di transito, assistendo alla chiusura totale della strada da parte dell’ente provinciale, alcune volte anche per anni, piuttosto che impegnarsi a ripristinare e mettere in sicurezza come succede nel resto della Calabria». 

Come specificato dai componenti del movimento, da mesi ormai è stato dato luogo a una dura battaglia per garantire la sicurezza sulle strade, attraverso una serie di denunce ed azioni concrete, come le manifestazioni svolte sui punti stradali critici esistenti in provincia. In particolare, il primo luglio scorso, si è tenuto il flash-mob sulla strada provinciale 82, dove, a causa di una frana, si viaggia da mesi su una sola corsia «senza semaforo direzionale né interventi validi di protezione degli automobilisti che rischiano di andare a finire con le proprie auto in uno strapiombo di almeno 50 metri, nella totale indifferenza delle istituzioni e degli enti che hanno il dovere di intervenire in merito». 

Il M24A-ET ha evidenziato come sia rischioso percorrere il tratto di strada in questione, «anche perché a 100 metri a valle esiste da un anno un altro dissesto stradale, dovuto ad una seconda frana, “ripristinata” con metodi medievali e di superficiale impegno, istallando un cordolo di cemento alto più di 20 centimetri, che invade la piccola carreggiata percorribile, al netto della frana, creando un ulteriore ostacolo per i guidatori delle vetture. Proprio questo ha causato un grave incidente il giorno di ferragosto scorso, esattamente un mese e mezzo dopo la denuncia e la manifestazione sul posto del M24A-ET, precisamente per richiamare l’attenzione delle istituzioni, assenti all’iniziativa, in modo che un simile incidente non avvenisse». 

Nel prosieguo il M24A precisa ancora: «Purtroppo nessuna istituzione si è dimostrata sensibile e in grado di evitare i pericoli preannunciati, due auto percorrendo la strada provinciale 82, in senso di marcia opposto, si sono scontrate, e nella collisione una delle due vetture è finita rovinosamente nel dirupo sottostante, facendo un volo di 20 metri circa. Nel tratto in questione, negli ultimi 15 giorni, si sono riscontrati vari incidenti, tamponamenti causati dalla mancanza del semaforo in prossimità della frana, e gomme squarciate dal cordolo di cemento che invade la corsia, come già detto costituendo un vero e proprio ostacolo. Con l’inizio dell’anno scolastico la Provinciale verrà percorsa da studenti che provengono dal comune di Briatico oltre che dal comune di Cessaniti, con un notevole aumento dei pullman che la percorreranno».

Preoccupati per la mancata messa in sicurezza del tratto di strada in questione, hanno detto infine: «Tutto ciò porta a pensare che l’incolumità pubblica non viene salvaguardata, anzi è sempre più un dato di fatto, visto che nessuno di chi dovrebbe, per incarico ottenuto, muove un dito per evitare le sempre più numerose vittime stradali. L’assenza della politica locale è notevole. Si parlava a luglio di evitare una tragedia avvisata, ora parliamo di tragedia sfiorata. Non è ammissibile lasciar circolare le autovetture senza un minimo di sicurezza, anche alla luce del fatto che gli automobilisti residenti in provincia di Vibo Valentia sono soggetti al pagamento delle tasse, tra le più alte d’Italia».

Ma le critiche sulla gestione della situazione viaria non si fermano alla sola Sp 82: «Nelle vicinanze ci sono altre 4 provinciali in situazioni ancora peggiori, comunità isolate come per esempio San Marco e San Cono di Cessaniti. Addirittura a San Cono i cittadini, a proprie spese, hanno provveduto a ripristinare il tratto di strada che porta a Potenzoni per avere una circolazione discreta. Oggi più che mai si confida nella sensibilità e vicinanza della Provincia di Vibo Valentia e del suo massimo rappresentante, chiediamo con fermezza e in tempi più brevi possibili, un appuntamento con il presidente della provincia Solano, per imbastire una collaborazione sincera e costruttiva, volta al miglioramento di idee e interventi risolutivi, nonché a chiarire i tempi e modalità di intervento sulla strada provinciale 82 e su tutte le altre arterie provinciali, che offrono scenari da terzo mondo».

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