È arrivato il via libera del governo Conte al decreto legge che introduce nuove restrizioni per il contenimento e la gestione dell’emergenza Coronavirus in vista delle festività natalizie. In particolare, dal 24 dicembre al 6 gennaio nel nostro Paese ci sarà un’alternanza tra zona rossa e arancione. La prima riguarderà le giornate del 24, 25, 26, 27 e 31 dicembre 2020 e 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio 2021. La zona arancione, invece, interesserà le giornate del 28, 29 e 30 dicembre e il 4 gennaio.

Nei giorni in cui è prevista la zona rossa, gli spostamenti saranno consentiti per motivi di lavoro, salute e necessità. Dalle 5 alle 22, inoltre, è consentita la visita ad amici o parenti (massimo 2 persone), mentre i figli minori di 14 anni, le persone con disabilità e conviventi non autosufficienti sono esclusi dal conteggio. Chiusi negozi, centri estetici, bar e ristoranti, anche se saranno consentite le vendite d’asporto (fino alle 22) e consegne a domicilio (senza restrizioni).

Nelle date in cui vigerà la zona arancione, invece, saranno permessi gli spostamenti all’interno del proprio comune e dai piccoli comuni (fino a un massimo di 5mila abitanti) in un raggio di 30 chilometri, senza poter andare nei comuni capoluoghi di provincia. Chiusi bar e ristoranti, nei quali sarà consentita la vendita d’asporto (fino alle 22) e le consegne a domicilio (senza restrizioni). I negozi, invece, rimarranno aperti fino alle 21.

«È una decisione non facile – ha detto il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi – e sofferta: dobbiamo rafforzare il regime di misure necessarie per cautelarci meglio anche in vista della ripresa delle attività di gennaio. Le misure del governo hanno funzionato grazie alla responsabilità dei cittadini. È un metodo che ci ha evitato il lockdown generalizzato. Siamo partiti con il metodo a zone con RT a 1.7 e lo abbiamo riportato a 0.86, tanto che nei prossimi giorni tutte le Regioni possono diventare zona gialla». Conte ha annunciato inoltre un nuovo piano ristori. «Siamo al fianco degli operatori che saranno coinvolti da queste misure. Abbiamo sospeso contributi e tributi per coloro che hanno perdite. Chi subisce dei danni economici deve essere subito ristorato. Questo decreto dispone subito un ristoro di 645 milioni per i ristoranti e bar. Con il nuovo dl Ristori di gennaio provvederemo a compensare delle perdite anche gli altri operatori e creeremo delle misure perequative», ha aggiunto il presidente del consiglio.