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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
VIBO - «Quattrocentocinquanta chilometri di rischio»: con queste parole nel corso della scorsa settimana, il dirigente provinciale Giacomo Consoli, si è espresso sulla grave situazione di dissesto idrogeologico che assilla il territorio vibonese.
Una provincia “colabrodo”, costituita da cinquanta Comuni, tutti, più o meno, interessati da gravi condizioni di dissesto, che di certo le intemperie di questi ultimi giorni non hanno potuto lenire. Proprio in merito alle deficienze strutturali del territorio si è avviata una serrata discussione – lo scorso giovedì 29 gennaio, in occasione dell’Illustrazione del “Piano Neve” varato dalla provincia – voluta dal Prefetto Giovanni Bruno e alla quale hanno preso parte la maggioranza dei sindaci dei Comuni del Vibonese, oltreché diversi tecnici e referenti della Regione Calabria. «La situazione è sotto gli occhi di tutti – ha commentato ad apertura del vertice il capo dell’Utg vibonese –, così non si può continuare. Se non si mette mano sulle strade, da qui a breve queste non saranno più percorribili».
L’obiettivo, dunque, sarà quello di avviare una programmazione comune tra Regione e Provincia, finalizzata in particolare alla tutela del territorio montano, dove molti paesi rischiano il totale isolamento, proprio a causa delle grave condizioni di dissesto idrogeologico e per la pessima condizione delle maggior parte delle arterie stradali. A tal proposito, l’ufficio provinciale competente in materia, ha predisposto una verifica sul dissesto e sull’uso del territorio, mettendo sotto la lente di ingrandimento anche la condizioni di alcune strade, in totale dissesto sia per questioni idrogeologiche che per negligenze gestionali. Da qui, sarebbe venuto fuori un regolamento «da approvare insieme ed utilizzare come modalità di lavoro». In cantiere ci sarebbero, quindi, tredici progetti già redatti, in attesa di finanziamenti ad hoc, della portata complessiva di 18milioni di euro. A tal proposito, «esaminando il problema del dissesto – ha aggiunto il tecnico della Regione, Giuseppe Iritano – si è deciso di assegnare priorità ai Comuni di Brognaturo e Dinami» che dovrebbero divenire oggetto di due specifici progetti correlati. I due Comuni delle Serre, pare, infatti, abbiano particolari esigenze di intervento dovute a movimenti del terreno piuttosto pericolosi.
Proprio in merito alle condizioni territoriali di Brognaturo, già più volte nel corso dei mesi scorsi, era stato il primo cittadino Giuseppe Iennarella, a sollevare l’allarme legato alle pessime condizioni in cui versa, in particolare, la strada provinciale 43, che da Brognaturo collega alla fascia costiere Ionica del Catanzarese, e che sarebbe stata ribattezzata dai tanti passeggeri che quotidianamente la percorrono “la strada della vergogna”. L’abbandono e la mancata manutenzione della strada, ha infatti spesso indotto molti automobilisti ad appellarsi alla Provincia per inoltrate legittime richieste di risarcimento per gli ingenti danni registrati a danno dei propri autoveicoli. In diversi casi, inoltre, proprio a causa delle cattive condizioni del manto stradale, si sarebbero verificati anche alcuni incidenti che hanno rischiato di mettere a repentaglio l’incolumità dei viaggiatori.
Enormi buche, cunette a margine della carreggiata inesistenti, l’asfalto ormai cancellato dalle intemperie meteorologiche. È questo dunque il pessimo manifesto che emerge dalle sempre più precarie condizioni della provinciale 43, tanto che nel recente passato, alcuni imprenditori titolari di attività ricettive stanziate proprio sulla “strada della vergogna”, avevano proposto di poter ripristinare il manto stradale a proprie spese.
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