Una scomparsa, insomma, avvolta nel mistero quella del professionista, padre di due bambini e persona molto nota nel piccolo centro del Vibonese che, ancora oggi, a distanza di quasi una settimana, si chiede che fine abbia fatto il 52enne. Nel frattempo, proseguono senza sosta le ricerche dell'uomo, portate avanti dai carabinieri della Stazione di Serra San Bruno – guidati dal maresciallo Giuseppe Grillo e diretti dal capitano Mattia Ivano Losciale – dagli uomini del Corpo forestale dello Stato e da quelli dei Vigili del fuoco che, da cinque giorni, stanno perlustrando la zona in lungo e in largo. Fino ad ora, però, del commercialista non c'è traccia. Un'attività intensa, insomma, che ha riguardato anche i centri limitrofi e località “Lacina”, situata nel comune di Brognaturo. Nei prossimi giorni, inoltre, potrebbero arrivare anche i sommozzatori per intensificare le ricerche anche nella zona dell'invaso dell'Alaco e nei corsi d'acqua del comprensorio.

Gli uomini dell'Arma, intanto, hanno avviato le indagini per capire in che misura la scomparsa di Lacaria sia collegata con l'avvelenamento, avvenuto giovedì scorso, di Giuseppe Zangari, commerciante del luogo, il quale ha raccontato di essere stato costretto da due persone con il volto coperto ad ingerire una bottiglia di pesticida per colture agricole. Proprio Zangari – trasportato d'urgenza all'ospedale di Locri dopo l'accaduto - sarebbe stato l'ultimo ad incontrare Lacaria prima che di quest'ultimo si perdessero le tracce. Da quanto siamo riusciti ad apprendere, però, il commerciante pare sia sia ripreso ed in questi giorni verrà quindi interrogato dagli inquirenti.