L'indagine, portata avanti dagli uomini delle Fiamme Gialle e coordinata dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, ha consentito di fare luce su un meccanismo finalizzato ad ottenere indebite prestazioni previdenziali. Complessivamente, infatti, sono state ben seimila le giornate lavorative considerate ma mai in concreto prestate e, al tal punto, sarebbe stata creata anche una copiosa documentazione che attestava finti rapporti di lavoro per braccianti agricoli. Grazie, dunque, a questo sistema si sarebbero ottenute prestazioni previdenziali (malattia,maternità e disoccupazione), erogate dall’Inps e che la Guardia di Finanza ha quantificato in oltre 185mila euro complessivi. «Tale operazione - affermano militari- conferma il fondamentale ruolo di polizia economico finanziaria affidato al corpo della Guardia di finanza nel contrasto allo sperpero e all’uso illecito di risorse pubbliche, nell’ottica di garantire maggiori risorse alle politiche di sostegno verso le imprese che operano correttamente e le persone oneste e bisognose».