Nel luglio scorso, come si ricorderà, la Dominelli - difesa dall'avvocato Giuseppe Gentile, del Foro di Reggio Calabria - aveva ottenuto gli arresti domiciliari dal Tribunale di sorveglianza di Catanzaro, dopo essere rimasta in carcere per quattro anni e, precisamente, dal 2011 al 2015. A luglio dello scorso anno, poi, la 26enne lasciò il carcere per finire ai domiciliari e oggi, dopo sei mesi, è arrivata la libertà.

Il fatto risale, precisamente, a lunedì 12 dicembre 2011 quando, intorno alle 19, su corso Umberto I, a Serra San Bruno, una lite tra ragazze si è trasformata in un accoltellamento. Protagonista in negativo della vicenda sarebbe stata proprio la Dominelli che, secondo quanto riferito all'epoca dagli inquirenti, avrebbe assestato un fendente alle spalle nei confronti della giovane di Fabrizia. Trasportata al locale nosocomio, nei suoi confronti era stata riscontrata una ferita all'emitorace sinistro e un versamento polmonare. Dopo il trasferimento a Catanzaro la sera stessa dell'accoltellamento, la vittima subì un intervento chirurgico. Contemporaneamente alla macchina dei soccorsi era scattata subito quella delle forze dell'ordine che, dopo pochi minuti dall'accaduto, hanno tratto in arresto la responsabile dell'accoltellamento. I carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno, guidati dal capitano Stefano Esposito Vangone, rintracciarono l'allora 22enne di Sorianello poco dopo il fatto, arrestandola con l'accusa di tentato omicidio aggravato.