Giovedì, 12 Maggio 2016 17:50

Serra, sgombero dell’Isola ecologica: ancora ingente la mole di rifiuti presente nella struttura

Scritto da Redazione
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Prosegue l’“operazione pulizia” varata del commissario prefettizio Sergio Raimondo nominato alla guida del Comune di Serra San Bruno dallo scorso 4 aprile. Oltre alla rimozione dei cumuli di immondizia presenti su diversi punti della rete viaria cittadina, eseguita grazie al personale Lsu-Lpu in forza all’ente di piazza Tucci, il provvedimento sta interessando anche lo sgombero dell’isola ecologica di località Leonà.

La struttura era stata posta sotto sequestro il 30 ottobre scorso, a seguito di un’inchiesta condotta dalla Procura di Vibo Valentia e portata a termine dagli uomini della sezione di Polizia giudiziaria del Corpo forestale dello Stato (Tutela ambiente e territorio) congiuntamente agli agenti del comando Stazione del Corpo forestale di Serra San Bruno.

Successivamente era arrivata la convalida del sequestro dell’impianto, ordinata dal gip del Tribunale di Vibo, mentre alcune settimane dopo – una volta effettuati i dovuti rilievi ambientali anche da parte del personale Arpacal – si era giunti quindi al provvedimento finalizzato proprio allo svuotamento dei rifiuti accumulati all’interno della stessa struttura sita sull’ex strada statale che dal centro abitato di Serra conduce verso Mongiana.

Da circa una settimana, dunque, sono state avviate le attività di sgombero del grosso ammasso di rifiuti depositati all’interno del centro. A curare le operazioni la Ecosistem Srl di Lamezia Terme, che, anche nel corso della giornata odierna, ha provveduto al carico sui propri mezzi di ingenti quantità di plastica, carta e vetro, oltre che di rifiuti ingombranti e indifferenziati. La mole di spazzatura ancora presente nella struttura lascia, però, presagire che le attività sono destinate a durare ancora a lungo.

Diversi erano stati i controlli operati all’interno del sito, ultimo dei quali quello eseguito dagli uomini della sezione di polizia giudiziaria della Procura – Aliquota corpo forestale dello Stato e Tutela Ambientale, a seguito del quale il custode dell’impianto, ossia il responsabile dell’Area tecnica del Comune di Serra San Bruno, Roberto Camillen, aveva ricevuto l’autorizzazione finalizzata proprio alla rimozione e al conseguente smaltimento di tutti i rifiuti presenti nell’isola ecologica.

Soddisfazione, rispetto all’operato posto in essere dal commissario Raimondo, è arrivata in particolare dai proprietari dei terreni limitrofi all’impianto che per diversi anni hanno subito la presenza di una catasta di rifiuti che aveva trasformata l’isola ecologica in una vera e propria discarica a cielo aperto. Spetterà poi agli organismi competenti certificare se l’area in cui è ubicato l’impianto, i fondi limitrofi e le acque del Leonà (affluente dell’Ancinale) hanno subito contaminazioni da parte di questa “bomba ecologica”, frutto in particolare del percolato sprigionatosi dai rifiuti ammassati, alla mercé delle intemperie, all’interno dell’impianto.

 

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