Dopo il nulla di fatto del primo procedimento di gara, andato deserto a fine gennaio, e la successiva emissioni di un ulteriore bando, ecco che finalmente venerdì scorso si è proceduto all’apertura delle buste afferenti alla seconda gara, presentate rispettivamente da un’azienda con sede a Lamezia Terme e da una con sede a Serra San Bruno.

Dunque, come anticipato nei giorni scorsi, sono stati due gli aspiranti gestori che alla scadenza dei termini avevano risposto al bando emesso dal Comune di Serra San Bruno con oggetto l'affidamento delle strutture sportive che, in realtà, non riguardano solo la piscina comunale ed i campi di tennis e calcio a cinque di via San Brunone, ma anche quelli di località Calvario e via Matteotti. Già a metà della settimana corrente, però, dovrebbero essere definiti i dettagli della procedura di aggiudicazione, poi finalmente il procedimento dovrebbe acquisire tutti i canoni dell'ufficialità e la piscina, si spera, finirà di essere una “cattedrale nel deserto”, completamente inattiva dall’estate 2013 da quando il consorzio cosentino Cogeis ne aveva abbandonato la gestione.

Al momento pare si stiano registrando dei lievi nodi, tanto che una delle due offerte sarebbe stata, venerdì scorso, accettata con riserva. Remora burocratica che potrebbe essere sciolta quindi nel corso della settimana dai componenti della commissione esaminatrice chiamati a pronunciarsi sull’aggiudicazione della durata di dieci anni prorogabili per ulteriori cinque.

Ad ogni modo l’amministrazione comunale parteciperà alle spese di gestione dell’impianto con un contributo annuo di 40mila euro, ai quali si sommano 10mila euro «legati al raggiungimenti di alcuni obiettivi da parte del gestore» e ulteriori 20mila euro a fondo perduto definitivi «contributo forfettario una tantum per la realizzazione di alcuni lavori di manutenzione straordinaria». La base d’asta, invece, è di 5mila euro.