Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
«Le sentenze dei Tribunali della Repubblica Italiana non si commentano e si rispettano, e noi la rispetteremo in tutto e per tutto». È quanto si legge in una nota diffusa dalla Schiavello carburanti sas in merito alla decisione dei giudici del Tar (qui la notizia), che hanno dichiarato inammissibile l’istanza con la quale la società aveva chiesto l’annullamento di un decreto dell’Autorità di Bacino con cui è stata dichiarata compatibile, dal punto di vista idrogeologico, l’area su cui la società Muzzì vuole realizzare un nuovo impianto.
«Nei prossimi giorni - proseguono i rappresentanti della Schiavello carburanti - valuteremo serenamente, come sempre, se ci sono le condizioni per ricorrere in Consiglio di Stato. Restiamo profondamente riconoscenti ai nostri avvocati ai quali ribadiamo la nostra piena e più ampia fiducia. Il nostro ricorso, difatti, oltre che a tutelare i nostri “sacrosanti” interessi e i nostri siti commerciali mirava anche e soprattutto a tutelare l’incolumità dell’intero territorio di Serra San Bruno, delle persone e degli immobili già realizzati che, oggi, sono esposte, in caso di eventi atmosferici importanti, con l’approvazione della nuova riperimetrazione del rischio idrogeologico e idraulico, ad un alto e forte pericolo. Le sentenze però si leggono e anche approfonditamente. Il Tar Calabria, giusto o sbagliato, condivisibile o meno, ha dichiarato il nostro ricorso “inammissibile per difetto di interesse” e pertanto non è “entrato” nella valutazione dei motivi di merito emergenti chiaramente nella vicenda e bene esposti e documentati nel nostro ricorso. I motivi di merito pertanto rimangono e, rimangono in tutta la loro gravità!».
Per la Schiavello carburanti la sentenza «non fa “vincere” niente a nessuno. Nessuno si avvantaggia di nulla. Non aggiunge e non toglie nulla a questa vicenda. Tutto ciò che c’era rimane. Le responsabilità individuali e/o di Enti coinvolti rimangono. Rimane l’abuso edilizio, rimane un permesso a costruire revocato/annullato, rimane un giudizio penale pendente presso il Tribunale di Vibo Valentia, rimane un nuovo filone di indagini della Procura della Repubblica di Vibo Valentia che vede l’apertura di un nuovo fascicolo penale con nuovi soggetti iscritti e che ci vede parte lesa, rimangono le note, gravissime, dei dirigenti del Comune di Serra San Bruno, rimangono tutti gli atti a conoscenza di Sua Eccellenza il prefetto di Vibo Valentia, rimane l’interessamento della Dda nella vicenda. I dati di fatto al momento, nella loro massima concretezza sono solo e solo questi, niente altro! Tutto il resto sono semplici “schermaglie legali” che tali restano. Come sempre - conclude la Schiavello carburanti - rimaniamo fiduciosi nella giustizia, a cui crediamo fortemente, rispettando tutte le disposizioni e tutti provvedimenti che la stessa nelle varie sedi e nelle varie forme vorrà adottare».
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