Una questione, questa, che tiene banco da ormai oltre un anno e che ha visto, in particolare nell’autunno scorso, il rischio che il presidio sarebbe potuto essere trasferito verso Spadola o, addirittura, definitivamente soppresso.

Adesso pare che tutto si sia risolto per il meglio, perché con la delibera n.45, pubblicata ieri sull’albo pretorio del Comune di Serra San Bruno, il commissario prefettizio Sergio Raimondo - temporaneamente alla guida dell’ente di piazza Tucci - ha disposto la concessione in comodato d’uso gratuito di locali di proprietà comunale destinati, dunque, all’apertura del nuovo punto Inps.

La sede Inps di Serra, attualmente, è ancora ospitata in una struttura privata ubicata in via Matteotti, ma – come è noto – da mesi l’Inps Calabria, in linea con le disposizioni di spending review nazionale, aveva dato direttiva di trasferimento dello stesso presidio, in maniera da riuscire appunto a razionalizzare i costi afferenti all’affitto dei locali. Ecco, adesso, dopo un lungo tira e molla che ha caratterizzato i mesi precedenti, la tanto agognata soluzione: la sede Inps sarà trasferita in via Alfonso Scrivo, presso i locali dell’ex Ipsia, l’istituto professionale chiuso ormai da anni. Nello stesso immobile, si trovano, concessi in locazione, alcuni uffici dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia. E proprio nei vani ancora vacanti, non oggetto del contratto d'affitto siglato tra Asp e Comune, si è dunque riuscito a sistemare la sede Inps secondo la formula del comodato d’uso gratuito.

Una soluzione, quella disposta dal commissario Raimondo, che, nel concreto, ha dunque permesso di evitare la soppressione definitiva della sede Inps serrese o il suo trasferimento in altro comune, anche e soprattutto perché le strade sperimentate fino a questo momento rispetto all’identificazione di altri locali, da parte dell’amministrazione guidata dall’ex primo cittadino Bruno Rosi, si erano dimostrate del tutto impercorribili. È la stessa delibera del commissario Raimondo a precisare, infatti, testualmente che «per varie problematiche di tipo burocratico i locali individuati dalla precedente amministrazione non possono essere utilizzati».