SERRA SAN BRUNO – Quella di rendere i saluti di cordoglio, in chiesa, appena terminata la celebrazione del funerale, è una tradizione notevolmente consolidata nel corso degli anni. Tuttavia, pare non sia di questo avviso l’arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace monsignor Vincenzo Bertolone, che in questi giorni ha impartito delle nuove regole che vanno nella direzione opposta. Secondo quanto siamo riusciti ad apprendere, non sarà più possibile manifestare il proprio cordoglio ai parenti del defunto, in chiesa, immediatamente dopo la celebrazione della messa.
Fin’oggi, era infatti tradizione che, ultimata le celebrazione eucaristica, con il feretro del defunto deposto nella navata centrale, i parenti si disponessero innanzi l’altare maggiore per ricevere il saluto degli amici e di quanti avevano conosciuto in vita il congiunto passato a miglior vita. Le persone, a loro volta, si disponevano in fila indiana indirizzandosi verso l’altare dov’erano disposti i parenti stretti del defunto che, quindi, venivano “salutati”. Saluti caratterizzati da strette di mano o da semplici gesti di amicizia e vicinanza, che, se da un lato manifestavano tutta la partecipazione al dolore dei parenti, dall’altro – secondo l’opinione dell’alto prelato - avrebbero laicizzato un po’ troppo il funerale. Forse, facendovi rientrare implicitamente, un momento che religioso non lo è. Vietato quindi fare le condoglianze in chiesa. Per il resto rimane tutto invariato: trasporto della salma dalla propria abitazione alla parrocchia di pertinenza con il carro funebre privato o comunale; assoluto divieto di rendere i saluti di cordoglio davanti l’abitazione del defunto, divieto di renderli all’ingresso della chiesa; la salma deve essere trasferita dall’abitazione del defunto alla chiesa di pertinenza e da quest’ultima al cimitero. Resta da vedere ora il momento preciso durante il quale potranno farsi le condoglianze. Già, perché questo ancora non pare sia stato disposto. Un tempo, le condoglianze avvenivano davanti l’abitazione del defunto, una volta che il corteo funebre avesse fatto ritorno dal cimitero. Qui, i famigliari si disponevano per ricevere i saluti di cordoglio dei partecipanti all’esequie. Una volta avvenuto il saluto, il corteo veniva sciolto. Resta da capire ora se sia possibile un passo indietro nel tempo, oppure le condoglianze possano trovare posto all’uscita della chiesa. In quest’ultimo caso, bisognerebbe fare i conti con la tutela della pubblica circolazione che in ogni caso va garantita.
(articolo pubblicato su "Il Quotidiano della Calabria")