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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Alla luce dei risultati sanciti dalle analisi di autocontrollo, eseguite dalla ditta Esi Lab Srl per conto dell’ente comunale, il sindaco di Serra San Bruno, Bruno Rosi, ha disposto con un’apposita ordinanza la non potabilità dell’acqua erogata dalla quasi totalità dei serbatoi annessi alla rete idrica cittadina. Le difformità ai parametri indicati dal D. Lgs. 31/2001, riscontrate nei campioni prelevati il 20 novembre scorso, hanno messo infatti in luce criticità riguardanti l’acqua in uscita dai serbatoi comunali di località “Ninfo” e “Guido", ma, soprattutto, anche di quella erogata dalle fontane pubbliche ubicate in località “Scorciatina”, in piazza San Giovanni, in piazza Mons. Barillari ed in Corso Umberto I, la stessa che finisce nella maggior parte delle abitazioni serresi.
Mentre i serbatoi “Ninfo” e “Guido”, in cui sono state riscontrate criticità inerenti in particolare ai parametri microbiologici, appartengono alla rete in cui viene potabilizzata ed erogata acqua delle sorgenti comunali, le fontane pubbliche oggetto dell’ordinanza in cui si comunica di non potabilità connessa alle dosi di cloro riscontrato, vengono alimentate invece con l'acqua proveniente dal serbatoio di località “Timpone Tondo”, gestito dalla Sorical Spa, che si approvvigiona direttamente dall'invaso Alaco e serve larga parte del territorio comunale, erogando dunque il liquido nella quasi totalità delle abitazioni della cittadina della Certosa. Inoltre, per quel che concerne la fontana “Scorciatina” si tratta di una procrastinazione del divieto, considerato che l’uso dell’acqua in tal caso era già stato limitato con una precedente ordinanza che viene, quindi, confermata.
In seguito alla consultazione del responsabile del Settore manutentivo, vista l’urgente e non procrastinabile necessità di intervenire a tutela della salute pubblica fino a quando non sarà accertata la conformità dell’acqua erogata dai serbatoi e dalle fontane pubbliche in questione, il primo cittadino Rosi ha ordinato, con decorrenza immediata, e fino a nuova disposizione, il divieto all’uso di tutta l’acqua erogata nel territorio comunale, esclusa quella del serbatoio “Castagnari”, che secondo quando comunicato dagli uffici di piazza Tucci, serve lo zone di località Ombrellino, Via Serra dei Monaci e parte di Via Catanzaro, ma che in realtà arriva, irrimediabilmente, ad aggiungersi a tutta l'acqua presente nell'impianto comunale strutturato in un sistama unico ad anello. L’ordinanza è stata trasmessa per opportuna conoscenza all’Asp di Vibo Valentia, alla sede della stessa Asp del Distretto sociosanitario di Serra San Bruno e alla Prefettura.
Sempre il sindaco, nello stesso provvedimento, ha fatto sapere che vista «l’impossibilità di provvedere materialmente alla chiusura delle fontane pubbliche» oggetto dell’ordinanza, spetterà al personale dell’ufficio competente provvedere all’affissione di cartelli atti ad indicare alla cittadinanza la non potabilità dell’acqua erogata nelle fontane pubbliche. A tal fine, l’ordinanza sarà affissa in diversi locali pubblici del paese.
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