Il sindaco, a distanza di poche ore dalla richiesta, ha dunque incontrato una delegazione a rappresentanza dei genitori, preoccupati per le note vicende che stanno interessando, in questi ultimi giorni, lo storico istituto serrese, in particolar modo rispetto alla sostituzione di una maestra in servizio all’asilo già da diversi mesi, alla quale non è stato rinnovato il contratto, rimpiazzata «senza alcun preavviso» da una nuova docente.

Il cambio, oltre a suscitare l’interesse del gruppo consigliare di minoranza Liberamente – che nei giorni scorsi aveva denunciato la «poca trasparenza con cui si è arrivati alla nomina» –, starebbe creando disagi ai bambini sia per la discontinuità nel percorso didattico, sia durante l’orario di refezione.

Criticità che sarebbero, dunque, state affrontate questa mattina nel corso di un incontro tenuto all’interno del locale Municipio, e che – a parere degli stessi genitori – si sarebbe dimostrato molto proficuo. La delegazione costituita da alcune madri dei piccoli scolari ha infatti inteso ringraziare il sindaco Tassone, che «ha mostrato fin da subito grande disponibilità nel riceverci e nell’ascoltarci. Ci ha spiegato di non essere pienamente a conoscenza di quanto stia avvenendo nell’Istituto, ma, allo stesso tempo – proseguono i genitori –, si è detto pronto ad acquisire nel più breve tempo possibile tutti i dettagli del caso».

Lo stesso primo cittadino ha quindi fatto sapere ai genitori che richiederà da subito una relazione approfondita per visionare l’operato del Consiglio di amministrazione della Fondazione Chimirri, in particolare rispetto alle decisioni operate di recente, a partire dall’avvicendamento tra le due maestre, concretizzatosi lo scorso 7 marzo. L’impegno, a conclusione dell’incontro, è stato quello di potersi aggiornare in una seconda riunione da tenere tra qualche giorno, una volta acquisiti maggiori ragguagli sulla vicenda. 

Le madri, ancora a nome e in rappresentanza di tutti i genitori, hanno inoltre inteso ribattere di essersi messe «in prima linea esclusivamente con l’intenzione di tutelare i nostri bambini e non c’è assolutamente nessun altro fine, né di carattere politico, né personale, in particolare nei confronti della nuova docente. Vorremmo chiarire quest’aspetto, se mai ce ne fosse la necessità: la nostra azione – hanno ribadito ancora – non ha alcun fine politico».