Oggetto della contesa l’avvicendamento fra due maestre deciso qualche giorno fa dal Consiglio di amministrazione della Fondazione che gestisce lo storico istituto scolastico per l’infanzia, frequentato da circa cinquanta bambini. Una sostituzione poco gradita dai genitori degli alunni e che non ha mancato di destare polemiche anche sul piano politico, con i consiglieri comunali di minoranza di Liberamente che hanno denunciato il sussistere di una «manovra poco chiara, tesa ad avvantaggiare una docente evidentemente gradita all’amministrazione comunale, coniuge di un ex consigliere già in carica durante le legislature Censore e Loiacono».

Il Cda ha dunque deciso di non rinnovare il contratto ad una maestra in servizio all’asilo già da mesi per nominare al suo posto una nuova docente. Ma, secondo quanto lamentato dai genitori che si sono rivolti a Il Vizzarro, l’avvicendamento oltre ad aver destabilizzato il percorso scolastico dei bambini, ormai abituati ad essere accuditi dalla maestra sostituita, starebbe causando anche difficoltà agli stessi genitori, perché la nuova arrivata, spiegano, «sta a scuola solo per quattro ore e lascia l’istituto per motivi personali puntualmente, ogni mattina, poco prima delle ore 13, durante il pranzo, rispettando sì l’orario previsto dal suo contratto ma lasciando scoperti i bambini fino alle due, quando arriva la maestra del turno pomeridiano. Cosa che non avveniva invece con la vecchia docente che restava a scuola fino alle due del pomeriggio in continuità con la collega del turno pomeridiano e che seguiva i bambini durante la refezione. Una situazione che non gradiamo affatto – hanno spiegato ancora le mamme dei piccoli scolari – e che espone puntualmente i bambini al rischio di rimanere quasi incustoditi, affidati all’unica maestra in servizio nell’altra sezione che si ritrova di conseguenza nel refettorio a badare a circa 50 alunni contemporaneamente mentre pranzano. Se accadesse qualcosa – si chiedono i genitori – la responsabilità su chi ricadrebbe? Non capiamo perché la decisione di sostituire la vecchia maestra, arrivata senza alcun preavviso, debba avere ripercussioni così negative sui nostri bambini».

Per passare dalle parole ai fatti, proprio una delegazione dei genitori degli scolari chiederà di essere ricevuta in un incontro ufficiale dal primo cittadino Luigi Tassone, ciò anche alla luce del fatto che i componenti del Cda della Fondazione Chimirri, per statuto, sono nominati proprio dai vertici dell’amministrazione comunale in carica. «In primis – affermano le mamme – il sindaco ci deve chiarezza rispetto a questa vicenda, deve spiegarci il perché di una sostituzione improvvisa tra le maestre, arrivata lo scorso 7 marzo all’insaputa di noi genitori e vogliamo capire se il sindaco è pienamente al corrente di tutto quello che sta succedendo alla Chimirri a danno dei nostri figli. Niente di personale nei confronti della nuova docente ma, visti i disagi, se le cose non cambiano all’inizio del prossimo anno ci vedremo costrette ad iscrivere i nostri figli ad un’altra scuola e questa è un’eventualità condivisa da una larga maggioranza di noi genitori».