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Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
SERRA SAN BRUNO - Si rischierà già da domani di imbattersi in decine e decine di cumuli di rifiuti sparsi per le vie del centro abitato di Serra. Nella tarda mattinata di oggi, infatti, i militari della locale Stazione dei carabinieri e gli uomini del Noe di Reggio Calabria, hanno operato il sequestro preventivo dell’Isola ecologica comunale sita in località “Leonà” sulla statale 110 in direzione Mongiana. L’isola – operativa dal 2007 – fu realizzata, quindi, oltre 6 anni fa, su un terreno precedentemente destinato a parco giochi.
Nel tempo la struttura si è trasformata - pur nell’amenità di un luogo distante poche centinaia di metri dalla Certosa - in una vera e propria discarica, caratterizzata da cumuli di rifiuti indifferenziati, imponenti montagne di buste di plastica contenenti spazzatura organica ed inorganica ed ancora rifiuti ingombranti, pneumatici, elettrodomestici, ferraglia e quant’altro. Tutto, spesso, scaricato direttamente sul suolo, senza alcuna protezione, a diretto contatto con la terra nuda. Non secondario, inoltre, il problema connesso al percolato, il liquido altamente nocivo che deriva dalle infiltrazioni d’acqua nei rifiuti e che a volte, da questo sito, si sarebbe potuto sprigionare fino a contaminare il ruscello Leonà che - passando proprio alle spalle della struttura - va poi a confluire nel fiume Ancinale. Inoltre negli ultimi giorni – probabilmente a causa dei problemi registratisi alla discarica di Pianopoli - il deposito dei rifiuti era stato effettuato anche al di fuori del recinto dell'isola ecologica, nel piazzale di accesso alla struttura.
Stamattina, quindi, è arrivato il sequestro preventivo ordinato dall’autorità giudiziaria, che ha concretamente posto i sigilli per disporre il blocco dei punti di accesso all'impianto. Contestualmente, quindi, è scattato anche lo stop al conferimento dei rifiuti. Ne consegue che, al momento, il sito sarebbe da considerarsi inutilizzabile: non vi possono essere depositati rifiuti al suo interno, né gli stessi possono essere trasferiti in altro luogo.
A Serra, ormai da oltre due anni, era stato ripristinato il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani secondo il sistema del “porta a porta” e - allo stesso tempo - erano stati ritirati tutti i cassonetti sparsi per le vie del centro abitato. Scelta che aveva di certo evitato il degrado urbano riscontrabile, invece, in molti dei paesi calabresi. Ma il servizio, gestito evidentemente in maniera non impeccabile, ha portato al collasso della struttura, divenuta quindi, non più sito di differenziazione e smistamento, ma vero e proprio punto deposito. Tanto che per diversi mesi si è continuato ad ammassare tutto all'interno dell'isola. Fatto che potrebbe aver generato una situazione di rischio anche e soprattutto per gli operatori impiegati nell'impianto, finito ora sotto la lente di ingrandimento delle forze dell’ordine.
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