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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
L’eterna incompiuta, la Trasversale delle Serre – il cui progetto originario fu presentato per la prima volta nel lontano 1966 – dopo lunghe fasi di stallo, blocchi dei cantieri, interrogazioni parlamentari, attacchi dinamitardi e innumerevoli varianti progettuali, ora deve misurarsi con una nuova criticità: i furti nei cantieri.
Anche se non è la prima volta, a dire il vero, che si registrano fatti analoghi, quanto denunciato adesso dalla ditta che sta conducendo i lavori anche in alcuni cantieri allestiti a Serra e Torre – fra le province dunque di Vibo e Catanzaro – ha davvero dell’assurdo. Un rappresentante della stessa impresa, con sede legale nel Lazio, avrebbe infatti denunciato agli uomini dell’Arma dei carabinieri, il furto di ben 9mila metri di cavo elettrico, oltreché di dieci plafoniere e venti proiettori. Tutto materiale rubato proprio nei cantieri allestiti lungo la Trasversale delle Serre.
Ma la cosa più incredibile è che, paradossalmente, i 9mila metri di cavo elettrico rubati sarebbero stati sottratti direttamente dagli impianti interni alle gallerie. Nel dettaglio, ben 5mila metri di cavo – quindi oltre la metà – sarebbero stati smontati dalle gallerie denominate “Timpone Tondo 1” e “Timpone Tondo 2”, entrambe ubicate nel territorio di Serra San Bruno, mentre i restanti 4mila metri sarebbero stati invece rubati dagli impianti delle gallerie “Monte Costantino” e “Schiarazzo” realizzate nel comune di Torre di Ruggero. Proprio nelle due gallerie di Torre si è registrato anche il furto dei proiettori e delle plafoniere.
Ma al di là della questione furti, continuano ad emergere i malumori nei confronti di un’opera da considerre praticamente eterna. Ancora una volta a sollevare dissenso rispetto ai fatti è stato di recente il sindaco di Torre di Ruggiero, Pino Pitaro, che ha accolto con non poco stupore l’uscita del ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, che nei giorni scorsi aveva annunciato l’invio di 13mila mail per monitorare le opere pubbliche in corso d’opera sul territorio nazionale.
«Viviamo nella “web society” ed il riscontro “de visu” è dispendioso – ha commentato Pitaro - altri tempi, quando in Calabria, per parlare con la gente, arrivava il presidente Einaudi». Il primo cittadino di Torre, non ha mancato quindi di esprimere, in chiave non poco ironica, il suo dissenso rispetto all’uscita del ministro, ricordando che la Trasversale è appunto «un’opera di cui si discute dal 1966, quando, per capirci, ancora la Regione non era nata, a Sanremo vincevano Modugno e la Cinguetti e Aldo Moro varava il suo terzo Governo. Mezzo secolo dopo – ribadisce ancora Pitaro in una nota diffusa all’Ansa di recente -, l'infrastruttura, 56 chilometri fra lo Ionio catanzarese e il Tirreno vibonese, passando per luoghi dello spirito di grande impatto storico e monumentale, rimane un'ingiustificata incompiuta».
In conclusione, Pitaro, non ha mancato di indirizzare allo stesso ministro un invito a presentarsi, al netto delle migliaia di mail, a eseguire direttamente un sopralluogo in Calabria: «Al ministro, a cui se volesse venire a vedere m'impegnerei, assieme a tanti altri sindaci, di fare da Cicerone, non chiediamo perché, nonostante le promesse di Governi di vario colore e un'ingente somma di danaro pubblico già spesa, la Trasversale delle Serre è ancora un fantasma, ma quali provvedimenti urgenti e risolutivi, oltre alle mail, intende adottare per porre fine ad uno scandalo che continua da 50 anni».
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