Il paese, con le festività natalizie alle porte, continua a galleggiare nel limbo profondo dell’incuria, contraddistinto, nella quasi totalità della rete viaria cittadina, da enormi cumuli di immondizia che in alcuni punti hanno assunto le sembianze di vere e proprie discariche abusive. Il fenomeno si è allargato a macchia d’olio a partire dallo scorso 30 ottobre quando l’isola ecologica comunale di contrada Leonà, era stata posta sotto sequestro preventivo – successivamente convalidato dal gip – ad opera della sezione di polizia giudiziaria del Corpo forestale dello Stato, da quella di tutela ambientale del territorio della Procura della Repubblica di Vibo Valentia e dagli uomini del Comando della locale stazione forestale.

Una situazione catastrofica che aveva dunque fatto vistosamente lievitare la mole di rifiuti sparpagliati ormai in ogni angolo del territorio comunale, per la quale si era dimostrato necessario il ricorso ad un’azienda privata che potesse agevolare il conferimento diretto verso la discarica regionale di Lamezia Terme.

Ma per l’amministrazione guidata dal primo cittadino Bruno Rosi, nei giorni scorsi, al bagnato si è aggiunta la pioggia, anzi la tempesta, legata alla colpevole mancata predisposizione preventiva di un Piano ferie, stilato in maniera da permettere la turnazione anche del personale preposto alla funzione di raccolta dei rifiuti solidi urbani. Molti dei lavoratori si sono quindi visti costretti a scontare le ferie, accumulate nell’arco di tutto il 2015, entro il 31 dicembre prossimo. Da qui l’inasprimento di un disservizio ormai in pieno tilt, aggravato quindi ulteriormente da un doppio pastrocchio: da una parte l’impossibilità di usufruire dell’impianto di conferimento cittadino, dall’altra la mancanza di dipendenti predisposti alla funzione di raccolta, la cui quasi totalità è al momento in ferie.

L’amministrazione ha quindi dovuto ricorrere, per l’ennesima volta, alla selezione di lavoratori esterni, assunti occasionalmente tramite i buoni voucher in maniera da poter palliativamente lenire la condizione di emergenza. Ma il peggio è che anche per l’imminente futuro non si prospetta nulla di buono, visto che  il Tribunale del Riesame di Vibo Valentia, come è noto da inizio dicembre, ha rigettato il ricorso presentato dal Comune di Serra San Bruno per chiedere il dissequestro dell’isola ecologica.