SERRA SAN BRUNO - Ha atteso per dieci lunghissime ore prima che qualcuno riuscisse a trovarle un posto per subire un delicato intervento chirurgico. Protagonista, suo malgrado, di uno dei tanti casi spiacevoli che hanno come teatro l'ospedale ''San Bruno'' è stata un'anziana residente a San Nicola da Crissa che, nella giornata di ieri, si era recata presso il locale nosocomio accompagnata da una parente per un presunto caso di pancreatite acuta. Vista la situazione, i medici del Pronto Soccorso hanno subito provveduto a cercare un posto altrove, in ospedali più attrezzati che fossero in grado di garantire le cure necessarie all'anziana.
I sanitari, a tal fine, si sarebbero subito messi in contatto con l'ospedale di Vibo dal quale, però, avrebbero risposto che casi del genere si potrebbero trattare benissimo anche in un reparto di Medicina. I medici del ''San Bruno'', dal canto loro, hanno replicato dicendo che, siccome la pancreatite si stava per acutizzare, era necessario un intervento chirurgico e, allo stesso tempo, un reparto dotato anche della Rianimazione.
A distanza di ben dieci ore - e, precisamente, alle 22 di ieri sera -, soltanto dopo l'intervento degli agenti del locale commissariato di Polizia, la donna è stata trasportata presso lo ''Jazzolino'' di Vibo Valentia.
Un altro caso di malasanità, dunque, che si aggiunge ad una lista già di per sé lunga di episodi analoghi che si sono verificati negli ultimi anni. Un comprensorio martoriato, seviziato e dimenticato da una classe politica, dalla quale, forse, ci si attenderebbe quel cambio di rotta spesso promesso durante le campagne elettorali ma mai, almeno fino ad oggi, portato a compimento.