Altresì, i proventi possono essere anche destinati al potenziamento delle attività di controllo e di accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale o comunque utilizzati per finalità inerenti al miglioramento della sicurezza e alla manutenzione delle strade di proprietà dell’ente.

Proprio le amministrazioni comunali, individuati i settori per i quali si intende destinare parte dei proventi derivati dalle stesse sanzioni pecuniarie, hanno l’obbligo di inscrivere le somme in un apposito capitolo di entrata e di uscita del bilancio di previsione. Le predette risorse e gli interventi da realizzare vanno poi trasmessi al ministero delle Infrastrutture e a quello dell’Interno, attraverso un’apposita relazione in cui è anche indicato, con riferimento all’anno precedente, l’ammontare complessivo degli stessi proventi.

A tal fine, con la delibera pubblicata ieri sull’albo pretorio del Comune di Serra San Bruno, il commissario prefettizio Sergio Raimondo, ha destinato il gettito dei proventi per sanzioni amministrative derivanti da violazioni al codice della strada a interventi per la riqualificazione della segnaletica stradale e per il sistema di videosorveglianza. L’ammontare degli stessi proventi, si legge nella delibera, «può presumibilmente e ragionevolmente essere previsto in 40mila euro, tenuto conto dell’andamento di tali entrate negli anni precedenti e delle attività di controllo e repressione alle violazioni al Codice della strada previste per l’anno 2016».

Dunque, in pieno adempimento alle disposizioni normative, il 50 per centro delle stesse somme ricavate da sanzioni pecuniarie, ossia 20mila euro, è stato inscritto in un due capitoli distinti del bilancio di previsione, afferenti dunque alla spesa per la segnaletica stradale e al sistema di videosorveglianza, ai quali sono stati destinati rispettivamente 5mila e 15mila euro. 

Continua, dunque, l’operato del commissario prefettizio Raimondo, nominato alla guida del Comune di Serra San Bruno all’inizio dello scorso aprile e che avrà il compito di traghettare l’ente fino all’insediamento dei nuovi organismi amministrativi, consecutivo alle elezioni del prossimo 5 giugno.