Il destinatario del provvedimento, arrestato nel luglio del 2012 per il reato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso, è considerato organico al clan Sia-Procopio-Tripodi, operante nel Soveratese.

Lo stesso, infatti, avrebbe avvicinato i titolari di un esercizio commerciale di Soverato, richiedendo denaro come contributo per il sostentamento degli "amici", reggenti ed associati al locale di 'ndrangheta Sia-Procopio-Tripodi, ristretti in regime carcerario a seguito dell'operazione "Showdown" del dicembre del 2011. 

Le nuove indagini, invece, hanno consentito di ricostruire gli interessi economici del soggetto il quale, ricorrendo anche a fittizie intestazioni, di fatto, gestiva diverse attività commerciali ed imprenditoriali, fra cui un esclusivo night club, ubicato a Montepaone. 

L'analisi del patrimonio condotta dalle Fiamme gialle ha evidenziato una netta sproporzione tra i beni risultati nell'effettiva disponibilità del soggetto ed il suo tenore di vita, rispetto ai redditi dichiarati e alle attività ufficialmente svolte. 

I beni oggetto del provvedimento di sequestro e confisca riguardano quote societarie, tre complessi aziendali con sede a Montepaone, un fabbricato tre automezzi e diverse disponibilità bancarie e finanziarie.