Nella lista sono annoverati i comuni distribuiti su tutto il territorio nazionale che hanno segnalato interventi di completamento appaltabili entro il 30 aprile 2015 e cantierabili entro il 31 agosto 2015. In seguito era stata avviata la fase di ricognizione effettuata direttamente sui siti interessati, sulla base delle segnalazioni inoltrate dai rispettivi sindaci. Il Consiglio dei Ministri, il 2 giugno 2014, aveva poi ufficializzato il finanziamento a valere sulle risorse rese disponibili dal cosiddetto decreto legge “Sblocca Italia”, come ripartite dal decreto interministeriale dei Ministeri dell’Economia e delle Finanze, delle Infrastrutture e dei Trasporti che – nell’ambito di uno stanziamento complessivo di 500 milioni di euro a favore degli interventi – ha specificamente destinato 200 milioni di euro alle opere oggetto della decisione del CIPE.

Nell’elenco, tra i 137 interventi – per la soddisfazione del primo cittadino Antonino Schinella – risulta esserci anche il comune di Arena, beneficiario di 500mila euro per il completamento delle attività di “Consolidamento della scarpata e per la regimentazione delle acque meteoriche zona Castello”. Il sito, nel febbraio 2014, era stato interessato dal crollo del muro edificato a contenimento della collina, al di sopra della quale si trovano i resti dell’antico Castello. Lo smottamento era stato causato dalle forti piogge cadute nel periodo ed aveva messo a rischio oltre che una chiesa dell’800, anche due nuclei familiari residenti in uno stabile – prontamente evacuato – ai piedi della collina. A causa della frana l’amministrazione comunale, a tutela dell’incolumità pubblica, aveva deciso di vietare l’accesso alla strada interessata dal crollo, e che proprio dal centro del paese conduce verso la periferia di Arena.

Il provvedimento, tra le polemiche, si era protratto per diverso tempo, e solo a seguito di dovuti sondaggi geotecnici, alcuni mesi dopo, si era finalmente messo mano al sito, seppur in via provvisoria.  Adesso – su diretto interessamento del primo cittadino Schinella – ecco dunque 500mila euro pronti per il completamento definitivo dell’opera di messa in sicurezza della zona. Il provvedimento prevede che siano rispettati gli obblighi di acquisizione del Codice Unico di Progetto per l’identificazione univoca dei progetti e la tracciabilità dei flussi finanziari, nonché l’adesione al monitoraggio fisico e finanziario dello stato di avanzamento degli interventi.

Nell’elenco dei comuni assegnatari – i quali dovranno adottare la determina a contrarre entro il 30 aprile e successivamente firmare con il Ministero delle Infrastrutture un disciplinare che fissa gli obblighi e gli adempimenti che essi dovranno rispettare – sono annoverati anche quelli di Vibo Valentia, beneficiario di 11milioni di euro per il completamento ed il recupero del Palazzo di giustizia, e quello di Cardinale al quale andranno invece 750mila euro per l’ampliamento e la ristrutturazione, interna ed esterna, della Biblioteca comunale.