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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
«Si ribadisce la sempre più urgente necessità di attivare la raccolta differenziata al fine di poter, nell'immediato, ottenere significative riduzioni nella produzione di rifiuti urbani e scongiurare spiacevoli situazioni». Un appello esplicito, rivolto ai tanti Comuni dell’intero territorio regionale che ancora non hanno avviato alcun progetto per permettere il conferimento differenziato dei rifiuti solidi urbani prodotti dalle rispettive cittadinanze.
A mettere nero su bianco le criticità del caso, è stato il dipartimento Ambiente della Calabria, che attraverso la comunicazione che disciplina i conferimenti dal 12 ottobre al prossimo 11 novembre 2015, nelle quattro discariche regionali di Siderno, Rossano, Crotone e Lamezia Terme, ha offerto anche una lista dei Comuni virtuosi e di quelli che, invece, non lasciano intravedere neanche la parvenza di un qualsivoglia tentativo di raccolta differenziata, tanto da essere etichettati come Comuni con 0% di differenziata prodotta.
Ad indossare la maglia nera sono in tanti, circa un settantina di Comuni in tutta la Calabria, molti dei quali piccoli paesi, ma non mancano anche i grandi centri. Stando agli ultimi dati forniti, quelli al 31 dicembre 2014, per quel che concerne il Vibonese, sul fondo della classifica, appaiati allo 0% di differenziata prodotta nell’ultimo periodo di riferimento, si trovano ben 11 su 50 Comuni della provincia di Vibo Valentia, ossia Dinami, Gerocarne, Soriano, Spilinga, Acquaro, Sorianello, Francica, Spadola, Brognaturo, Filogaso e Briatico.
Non va meglio se si considera invece la altrettanto preoccupante classifica inerente alla mole di debiti complessivi accumulati nel tempo proprio in relazione al servizio di conferimento in discarica, dove il primato, poco dignitoso, di tutto il territorio regionale spetta al capoluogo Vibo Valentia, con ben 5,2milioni di debito da parte del Comune afferente al settore rifiuti. In tal caso la percentuale di raccolta differenziata raggiunta è del solo 8,7%, ed ogni cittadino ha un debito pro capite di 155,09 euro.
Capitolo preoccupante è appunto anche quello dei debiti pro capite, ossia il debito che in proporzione grava su ogni cittadino, e che lo stesso dipartimento regionale ha ottenuto con un algoritmo ponderato in relazione a quattro diversi fattori: percentuale di raccolta differenziata raggiunta da ogni singolo Comune (dati Arpacal 2014); Comune sede di impianto/discarica a servizio della Regione Calabria (in tal caso Lamezia Terme); debito accumulato dal Comune verso la Regione al 31 dicembre 2014 e la popolazione residente (dati Istat).
In funzione di tale calcolo, il debito pro capite – ossia per ogni singolo cittadino – più alto della provincia di Vibo risulta essere quello di Ionadi, dove ciascuno dei 638 abitanti ha un debito stimato in 510 euro ed il Comune ha accumulato un passivo di oltre 325mila euro. Seguono a ruota Briatico con un debito complessivo di un milione e mezzo circa, ed un debito pro capite per ogni abitante di 393 euro. Più contenuti i costi per Serra San Bruno, che si attesta a metà classifica con un debito complessivo di 236.074 euro, ed una percentuale di 38,04 di differenziata, che valgono un debito per singolo cittadino di 34,52 euro. L’unico Comune a superare la percentuale del 40% di differenziata è, almeno sempre secondo i dati del 2014, Drapia.
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