Lunedì, 13 Agosto 2012 18:11

Riaperta la struttura polisportiva di via San Brunone

Scritto da Biagio Pelaia
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mini IMG109_1Abbiamo dovuto smuovere un po' le acque, pubblicare articoli, contattare sindaco ed assessori, che in verità hanno dimostrato interesse per la questione mettendosi immediatamente in contatto con la Co.Ge.I.S., ma ce l'abbiamo fatta: la struttura polisportiva di via San Brunone ha già riaperto i battenti da qualche giorno. Pare che il problema fosse semplicemente il fatto che il custode sia andato in ferie per il mese di Agosto ed alla società cosentina non sia venuto in mente di nominare un sostituto ma di chiudere direttamente baracca e burattini fino a Settembre. Per risolvere una questione banale quanto ridicola, che ha suscitato sdegno e meraviglia in chiunque ne sia venuto a conoscenza e che avrebbe costituito un grave disservizio alla cittadinanza, è bastato semplicemente incaricare uno dei dipendenti, in genere addetto alla manutenzione della piscina, ad aprire a chiudere il cancello.

É possibile, dunque, usufruire del campo da tennis, che in questi giorni sta ospitando un torneo singolare maschile di quarta categoria, del campo da calcetto e del polivalente coperto ma chiunque voglia farlo non può comunicare la prenotazione direttamente al custode pro tempore. Deve rivolgersi, infatti, al numero scritto sul cartello affisso al cancello principale dell'impianto (3208463558) al quale risponderà un impiegato che si metterà in contatto con il suddetto custode, comunicandogli gli orari di prenotazione. Ancora una volta non percepiamo in pieno la logica che guida l'operato della società ma non pretendiamo di farlo, almeno finchè non ci si impedisce di utilizzare una struttura pubblica, che paghiamo, ed alla cui idoneità abbiamo dovuto noi stessi provvedere, pitturando le linee del campo da tennis ormai sbiadite con vernice da asfalto messa a disposizione dal Comune, cucendo la rete rotta per la normale usura e comprando i paletti ed il nastro centrale che la rendono regolamentare a spese del tennis club.

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    Il provvedimento di arresto, emesso dalla procura generale di Catanzaro, è stato posto in essere in merito a quanto emerse a conclusione dell’operazione “Ghost” effettuata dalla Polizia di Stato all’inizio del 2009, con la quale è stata fatto luce su un giro di droga che avrebbe interessato nello specifico il territorio compreso tra i comuni di Pizzo, Soriano, Sorianello e Gerocarne.

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    La tradizionale manifestazione del WWF assume quest’anno un carattere particolare, essendo legata alla campagna del WWF Italia denominata “Stop ai crimini di Natura”, una iniziativa finalizzata a far conoscere all’opinione pubblica i pericoli gravissimi che minacciano la biodiversità in tutto il mondo, senza sottovalutare gli attacchi continui che subisce la Natura d’Italia e della nostra regione. Il programma prevede, oltre alla presentazione della campagna nella sala conferenze, l’allestimento di tavoli per raccogliere adesioni, percorsi di interesse botanico e faunistico (a cura del CFS) e una visita al museo delle Ferriere.

    Distruzione, alterazione e frammentazione degli habitat naturali, caccia eccessiva, bracconaggio, commercio illegale e introduzione di specie “aliene”, oltre alla minaccia globale rappresentata dal riscaldamento del pianeta determinato dall’effetto serra, sono le sfide quotidiane che il WWF è impegnato a contrastare , con la sola forza dei suoi volontari, degli scienziati e dei milioni di persone, che, in tutto il mondo, sostengono concretamente questa autentica guerra per salvare il pianeta e le irripetibili e meravigliose creature che lo popolano e lo rendono straordinario.

    Un impegno di civiltà e di amore che il WWF combatte dal 1961 in ogni regione della Terra per salvare dall’estinzione le ultime Tigri in Asia (ne sopravvivono in tutto 3200) o gli ultimi Rinoceronti sterminati per l’utilizzo del corno nei paesi orientali (della specie che vive a Giava, ne sono rimasti appena una cinquantina!); per non parlare delle poche centinaia di Gorilla di montagna rimasti, che vengono ancora braccati e massacrati per la carne o minacciati dalla distruzione delle loro foreste. Gli stessi elefanti africani, il simbolo stesso della savana, vengono crudelmente abbattuti dai bracconieri al ritmo impressionante di 22.000-25.000 all’anno . Ma l’elenco delle specie animali e vegetali che la terra rischia di perdere in breve tempo è sconvolgente e si allunga ogni giorno che passa, tanto da aver indotto gli scienziati a parlare di una “sesta estinzione di massa ”, dopo le cinque che hanno sconvolto la vita sul pianeta nelle passate ere geologiche. Con la differenza che stavolta, ad essere responsabile della fine di migliaia di specie, è un’altra specie: la nostra.

    Del resto gli Italiani e i Calabresi sanno benissimo che l’assalto alla natura e agli animali ha assunto anche da noi il livello di allarme rosso, considerato il continuo massacro del territorio e le minacce che gravano sulla nostra fauna. Un assalto contro cui agiscono, spesso a rischio della vita, i Ranger del WWF in tutto il mondo e, in Italia, 300 eroiche Guardie Venatorie Volontarie che , dalle Alpi alla Sicilia, sacrificano il loro tempo e i loro soldi per salvare orsi e lupi, uccelli migratori o per denunciare gli innumerevoli “Crimini di natura” che vengono commessi quotidianamente in ogni parte dell’ex “Bel Paese”, mettendo a repentaglio la salute dell’ambiente e, con essa, quella degli stessi abitanti. Un drappello di queste autentiche sentinelle dell’ambiente, sotto le insegne del Panda, opera da tempo in Calabria ed è anche al loro impegno quotidiano, così come all’insostituibile ruolo svolto tradizionalmente dal Corpo Forestale dello Stato, che l’appuntamento di Mongiana è dedicato.

    Per arrestare la folle corsa verso la distruzione del pianeta (l’unico che abbiamo!), il WWF chiede il sostegno di tutti: sul sito www.wwf/criminidinatura chiunque può informarsi maggiormente sul fenomeno e sostenere la campagna del WWF con una donazione, oltre a diffondere le informazioni e sottoscrivere la petizione per chiedere sanzioni più severe contro chi uccide specie selvatiche.


    WWF Calabria


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