Venerdì, 08 Aprile 2016 12:40

Randagismo, ordinanza del sindaco di Simbario per arginare il fenomeno

Scritto da Redazione
Letto 2357 volte

Quella del randagismo continua ad essere una problematica di difficile soluzione anche nell'entroterra vibonese dove il numero dei cani liberi di girovagare tra le strade dei paesi sembra aumentare sempre di più.

E, proprio al fine di cercare di porre un freno a questo fenomeno, il primo cittadino di Simbario, Ovidio Romano, ha emesso nella giornata di ieri un'ordinanza «a tutela della pubblica incolumità per rischi di pericolo derivanti dal randagismo canino».

«Il sindaco – si legge nel documento – atteso che a causa del deplorevole comportamento dei proprietari che li abbandonano, sul territorio comunale sono presenti numerosi cani randagi che costituiscono fonte di rischio e di pericolo per la sicurezza della circolazione stradale, nonché per la pubblica incolumità; rilevato, inoltre, che il fenomeno del randagismo sul territorio comunale ha assunto dimensioni tali da costituire una vera e propria emergenza per la sicurezza e l'incolumità pubblica; considerato che le esigenze di tutela della sicurezza ed incolumità pubblica richiedono l'adozione di interventi urgenti ed idonei a scongiurare il rischio di pericolo, scoraggiando il fenomeno dell'abbandono sul territorio dei cani e prevenendo, nelle forme di legge, il randagismo canino; ritenuto, pertanto, opportuno intervenire urgentemente, mediante l'adozione di idoneo provvedimento contingibile ed urgente, volto a fronteggiare lo stato di emergenza che garantisca adeguata prevenzione e tutela del randagismo nonché prevenga ed elimini i gravi rischi di pericoli che minacciano l'incolumità dei cittadini, ordina che tutti i proprietari presenti sul territorio comunale provvedano, con effetto immediato, all'iscrizione degli stessi all'anagrafe canina e, inoltre, che tutti i suddetti proprietari provvedano, con effetto immediato, alla microchippatura dei cani secondo le vigenti disposizioni di legge». 

Allo stesso modo, però, il primo cittadino del piccolo centro del Vibonese avverte «che incorrono nel reato di “abbandono di animali” di cui all'articolo 727 del codice penale e, pertanto, assoggettabili alle sanzioni di legge, tutti i proprietari che non custodiscono il proprio cane in maniera circoscritta alla proprietà privata in modo tale da impedirne il vagare tra le strade pubbliche, ovvero non utilizzando il guinzaglio per il trasporto del cane; che i soggetti inadempienti all'esecuzione della presente ordinanza, oltre che ad essere sanzionati nelle misure di legge, saranno ritenuti responsabili dei danni che si dovessero verificare a carico delle persone e/o dei beni mobili ed immobili, conseguenti all'abbandono di animali di proprietà». 

A tal fine, inoltre, Romano ha altresì provveduto a trasmettere copia dell'ordinanza – per la vigilanza e l'esecuzione – al dirigente del dipartimento di Prevenzione dell'Asp, al Comando di Polizia municipale del Comune di Simbario; alla Stazione dei carabinieri di Serra San Bruno ed al commissariato di Polizia di Stato di Serra San Bruno.

Articoli correlati (da tag)

  • Vibo, Conferenza dei sindaci su sanità, lavoratori precari ed emergenza randagismo Vibo, Conferenza dei sindaci su sanità, lavoratori precari ed emergenza randagismo

    Prefetto-ViboSi sono incontrati nella mattina di ieri nella Sala consiliare della Provincia e lo faranno di nuovo fra quattro giorni, il prossimo lunedì. Riprende con un ritmo febbricitante l’operato dei primi cittadini del Vibonese. Al centro della discussione intavolata dalla Conferenza dei sindaci, argomenti pregnanti di difficile risoluzioni, ma riguardo ai quali pare si possa arrivare presto a qualche risvolto positivo. A volere l’incontro è stato il prefetto Giovanni Bruno, che ha presieduto i lavori della Conferenza. All’ordine del giorno i tetti di spesa per le prestazioni ospedaliere e socio sanitarie; la questione relativa ai precari Lsu ed Lpu in dotazione ai diversi enti territoriali e, in conclusione, l’emergenza randagismo.

    In apertura, proprio in riferimento al primo argomento in scaletta, è stata sollevata l’esigenza di accrescere la spesa sanitaria per la nostra provincia. Il sollecito di aumento, indirizzato alla Regione, è frutto soprattutto della necessità di imporre una necessaria inversione di tendenza rispetto al fenomeno della cosiddetta migrazione sanitaria. La mobilità sanitaria passiva ha spinto, infatti, soprattutto negli ultimi tempi, un numero sempre più crescente di cittadini del Vibonese a rivolgersi al di fuori delle strutture dell’Azienda sanitaria provinciale per ricevere cure. A tal proposito le parti hanno condiviso l’esigenza di richiedere oltreché l’aumento delle risorse erogate all’Asp, anche e soprattutto il miglioramento dell’offerta della rete sanitaria provinciale.

    In merito al secondo punto all’ordine del giorno, afferente all’altrettanto annosa questione che vede interessate le centinaia di Lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità, si è fatto il punto sugli aspetti burocratici sanciti dalle recenti direttive impartite dal ministero del Lavoro, secondo cui entro il prossimo 2 dicembre i Comuni dovranno inoltrare la documentazione utile per il conseguimento del contributo per la stabilizzazione di alcuni di questi lavoratori, presumibilmente sulla base dell’anzianità anagrafica. Diversi sindaci hanno espresso grosse perplessità a riguardo, rimarcando le precarie condizioni economiche dei rispettivi enti. Una situazione che, secondo molti primi cittadini, non può assolutamente garantire i corrispettivi economici a favore dei lavoratori. A tal proposito, proprio il Prefetto Giovanni Bruno, ha sospeso il punto rimandando la discussione a successivi incontri, dove si potranno acquisire dati precisi in merito alla questione, magari assunti in seguito ad un colloquio diretto tra il capo dell’Utg Vibonese ed il ministro Giuliano Poletti.

    Terzo ed ultimo punto quello inerente alla necessità di realizzare un canile sanitario provinciale che possa lenire l’emergenza randagismo, utile a prestare cure e rifugio ai cani. A tal proposito si è già pensato di definire l'edificazione fisica della struttura. Zone individuate per una possibile collocazione del canile sono state quella adiacente all’aeroporto di Vibo, alcuni territori nei pressi di Zungri o, in ultima ipotesi, di Fabrizia. La necessità di agire in tempi brevi è sancita anche dal fatto che la convenzione con il canile privato siglata dall’Asp è scaduta nei giorni scorsi. Nel frattempo i cani accalappiati e da microchippare saranno trattenuti in strutture private a spese dei Comuni. La prossima conferenza dei sindaci si terrà lunedì 24 alle ore 11.

     

     

  • Randagismo, il Comune sigla una convenzione con un canile: meglio tardi che mai Randagismo, il Comune sigla una convenzione con un canile: meglio tardi che mai

    mini caniIl comune di Serra San Bruno per arginare l’ormai incontenibile fenomeno del randagismo ha firmato una convenzione per il recupero ed il ricovero dei cani abbandonati in intesa con il canile “Oasi Canina” di San Gregorio di Ippona. Il provvedimento arriva con la delibera n.60 dell’8 maggio 2012, quindi con ben 8 mesi di ritardo. Infatti secondo la Legge 281 del ’91 (in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo) spetta ai  comuni, singoli o associati, provvedere al risanamento dei canili comunali

  • Randagismo, interpellanza di Mirko Tassone Randagismo, interpellanza di Mirko Tassone

    mini consiglio comunale serraDi seguito il testo dell'interpellanza a risposta scritta presentata ieri mattina da Mirko Tassone, consigliere comunale del gruppo "Al lavoro per il cambiamento":

    Al sig. Presidente del Consiglio del Comune di Serra San Bruno

    Al Sig. Sindaco del Comune di Serra San Bruno

    Serra San Bruno, 26 aprile 2012

     

    INTERPELLANZA A RISPOSTA SCRITTA

    OGGETTO: Presenza cani randagi

    Il sottoscritto consigliere

    Premesso che

    • in diversi punti della cittadina è stata segnalata la presenza di numerosi branchi di cani randagi;
    • nei giorni scorsi diversi cani randagi e non sarebbero stati vittime di avvelenamento;

    Considerato che

    • la presenza di cani randagi può rappresentare fonte di grave pregiudizio per l’incolumità dei cittadini, in particolari di donne e bambini;
    • la presenza di numerosi cani randagi costituisce un problema, anche, di carattere sanitario a causa dei cumuli di spazzatura che i cani, alla ricerca di cibo, disseminano continuamente per le strade cittadine.

    Interpella il Sindaco per sapere

    • Se se siano stati adottati adeguati ed opportuni provvedimenti finalizzati al contrasto del randagismo;
    • Quali siano gli eventuali provvedimenti adottati o in corso di adozione.

    Il Consigliere

    Mirko Tassone

Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova

Reg. n. 4/2012 Tribunale VV

redazione@ilvizzarro.it

Seguici sui social

Associazione "Il Vizzarro”

via chiesa addolorata, n° 8

89822 - Serra San Bruno

© 2017 Il Vizzarro. All Rights Reserved.Design & Development Bruno Greco (Harry)