Il presidente dell’Ambito territoriale di caccia VV1 Giuseppe Pellegrino ha scritto al prefetto di Vibo Valentia Francesco Zito, chiedendo di «voler autorizzare lo spostamento tra i comuni della provincia di Vibo Valentia dei cacciatori con residenza venatoria ai fini di poter consentire lo svolgimento della caccia per ripristinare lo stato di equilibrio che con molti sforzi avevamo raggiunto».

Per Pellegrino si tratta di «un’ulteriore condizione di criticità che a causa delle misure restrittive legittimamente adottate per il contenimento del Covid -19, si sta verificando sul nostro territorio. In altri periodi poco lontani dall’inizio della pandemia - prosegue il presidente dell’Atc VV1 rivolgendosi al capo dell’Ufficio territoriale del governo - siamo stati convocati dal suo ufficio per trovare una soluzione all’emergenza cinghiali che proliferano sul territorio in modo incontrastato. Le restrizioni e i lockdown hanno disposto un blocco dei piani di selezione e della pratica di caccia al cinghiale che si erano manifestati gli unici strumenti utili a contenere i danni alle colture dei contadini delle zone di nostro interesse». Se ciò non dovesse avvenire, secondo Pellegrino, si «vanificherebbero tutti gli sforzi fatti dalla Regione e dagli Atc per prevenire e contenere i danni alle culture aggravando ancora di più la precaria situazione economica degli agricoltori del nostro territorio in particolare. In questi anni la problematica del soprannumero ha causato e continua a causare situazioni di pericolo per i tanti cittadini, considerato che i cinghiali si avvicinano sempre di più ai centri abitati ed addirittura molte volte scorrazzano negli stessi. L’Ambito territoriale di caccia - conclude Pellegrino - è disponibile ad un eventuale incontro».