Slitta a venerdì l’entrata in vigore del nuovo Dpcm e arriva l’ufficialità delle zone rosse che riguardano Calabria, Valle d’Aosta, Piemonte e Lombardia. Entrata in vigore posticipata a venerdì per dare «la possibilità di organizzarsi alle nuove misure», come ha dichiarato durante una conferenza stampa, tenuta nella serata, il premier Conte. Confermato dunque lo stop agli spostamenti anche nello stesso Comune nelle aree considerate ad alto rischio (scenari 3 e 4 secondo le indicazioni dell'Iss), dove è vietato ogni spostamento in entrata e uscita dai territori. Ad ogni modo, gli spostamenti per comprovata necessità (lavorativa o sanitaria) dovranno essere accompagnati da autocertificazione.

Per quanto riguarda la scuola, gli studenti saranno in presenza fino al primo anno della secondaria di primo grado (prima media) mentre è prevista la didattica a distanza per tutti gli altri. Per quanto riguarda il nodo trasporti le disposizioni sono uguali a quelle nazionali e i mezzi pubblici potranno essere riempiti al 50% della loro capienza. Coprifuoco condiviso a livello nazionale dalle 22 alle 5 del mattino.

Le restrizioni delle zone rosse potranno variare di seguito a ordinanze future emesse da ministro della Sanità, provvedimenti che saranno assunti in base ai dati del contagio. Come comunicato dal premier, sarà di 14 giorni il periodo minimo per variare l'indice di criticità di una zona.

L'area gialla (criticità moderata) comprende le regioni Abruzzo, Basilicata, Campania, Umbria, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Toscana, Molise, Marche, Sardegna, Friuli Venezia Giulia, Veneto e le provincie di Trento e Bolzano.

L'area arancione (criticità medio-alta) comprende le regioni Puglia e Sicilia.

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