La Corte di Cassazione, infatti, ha confermato la condanna a 30 anni di carcere per Andrea Foti, imputato per concorso nell'omicidio di Penna ucciso, secondo l'accusa, perché avrebbe intrattenuto una relazione con la moglie di un esponente di spicco della cosca Petrolo-Bartolotta, operante nel territorio di Stefanaconi e Sant'Onofrio e di cui egli stesso avrebbe fatto parte. I giudici della Suprema Corte hanno, dunque, respinto il ricorso presentato dall'avvocato Francesco Gambardella. Oltre a Foti - arrestato è tradotto in carcere dai Carabinieri del Comando Provinciale di Vibo - , è stato ritenuto colpevole dell'omicidio anche Emilio Antonio Bartolotta, 33enne, già condannato nel luglio del 2010 dalla Corte di Assise di Catanzaro ad una pena di 25 anni di carcere, confermata peraltro in appello a giugno del 2012. I condannati dovranno, infine, risarcire di 100mila euro ciascuno i genitori di Penna, di 50mila ciascuno i due fratelli, mentre 80mila è la somma riconosciuta al Comune di Stefanaconi, tutti parti civili nel processo.