Mercoledì, 30 Giugno 2021 17:32

Lo Squadrone eliportato carabinieri “Calabria” festeggia i suoi 30 anni

Scritto da Redazione
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Domani, giovedì 1° luglio, alle 10, presso la Base operativo logistica “Aeroporto L. Razza”, a Vibo Valentia, sede dello Squadrone eliportato carabinieri “Calabria”, sarà celebrato il 30° anniversario dell’istituzione del Reparto, nato dalla riorganizzazione delle storiche Squadriglie eliportate, dislocate nelle aree più impervie del territorio calabrese e originariamente deputate al contrasto del fenomeno dei sequestri di persona.

«L’unità, concepita per operare con l’8° Nucleo elicotteri carabinieri di Vibo Valentia - si legge in una nota - costituisce uno strumento fondamentale per il pattugliamento del territorio e per il raggiungimento di obiettivi impervi, anche con finalità di soccorso alla popolazione. L’osservazione è una delle attività più importanti dello Squadrone cacciatori, per conseguire una capillare conoscenza del territorio e, grazie ad essa, giungere alla localizzazione e cattura di soggetti ricercati, spesso appartenenti alla criminalità organizzata e connotati da elevata pericolosità. Nei suoi trenta anni di operatività, infatti - prosegue il comunicato diffuso dall’Arma - sono stati assicurati alla giustizia oltre 300 latitanti, tra i quali spiccano le storiche catture di ‘ndranghetisti di elevata caratura criminale, quali Umberto Bellocco, Giuseppe Mancuso (alias ‘Mbrogghia), Giuseppe Piromalli, Giuseppe Barbaro, Giuseppe Morabito (alias “U tiradritto”), Giuseppe Bellocco, Pasquale Condello. Nei tempi recenti, dopo la maxi operazione Rinascita-Scott, alla quale il 19 dicembre 2019 l’intero Reparto ha dato un contributo significativo unitamente agli operatori del G.I.S. e ai paracadutisti del “Tuscania”, i cacciatori hanno contribuito alla cattura di Domenico Bonavota, stanato nella sua roccaforte di Sant’Onofrio, Rosario Pugliese (detto “Saro Cassarola”), localizzato e braccato in un’abitazione di Vibo Marina e Domenico Cracolici, sorpreso in un blitz notturno all’interno di un’abitazione isolata nelle campagne di Maida». A giudizio dei carabinieri «si tratta di tre elementi di spicco delle famiglie di ‘ndrangheta vibonesi, gravati da pesanti misure cautelari, che il Ministero dell’Interno aveva inserito nell’elenco nazionale dei 100 più pericolosi da ricercare».    

La ricorrenza, vista l’emergenza Covid, sarà festeggiata con una breve cerimonia a carattere strettamente interno, presieduta dal comandante della Legione carabinieri “Calabria”, generale di Brigata Andrea Paterna.

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