«Accogliendo e facendo propria la sfida culturale che l’Unesco ha lanciato a livello mondiale, Vibo intende esprimere capacità di fare rete, tenacia, voglia di porsi alla ribalta internazionale con i suoi usi, costumi, tradizioni, con i suoi tesori artistici, museali, architettonici, paesaggistici, con le sue produzioni agricole rispettose della biodiversità e della natura». Una rete dalle cui maglie, almeno inizialmente, era sfuggita l’amministrazione comunale di Serra San Bruno, i cui vertici avevano inizialmente disertato gli appuntamenti fissati in agenda per tenere alcuni incontri preliminari con i responsabili Unesco, nonostante le contestuali visite del Club in alcuni dei centri di maggiore interesse turistico e culturale della provincia.

Il Club Unesco, dunque, aveva spaziato in lungo e in largo per tutto il Vibonese, passando da Tropea a Soriano, da Pizzo a Mongiana, senza però riuscire ad incontrare gli amministratori serresi. Per fortuna però, rispetto all’inquietante notizia, si era registrata una mobilitazione spontanea del web, con molti dei “cyber cittadini” pronti a reclamare, ancora una volta, contro l’ignavia della compagine amministrativa guidata dal primo cittadino Bruno Rosi.

Ecco,  allora, in extremis che, finalmente, è arrivata nei giorni scorsi la sottoscrizione, anche da parte del Comune di Serra San Bruno, di uno specifico protocollo d’intesa, attraverso il quale è stata ufficializzata la partecipazione agli itinerari Unesco. In definitiva, oltre alla Camera di commercio di Vibo Valentia, hanno formalizzato l’adesione al progetto anche le amministrazioni comunali di Nicotera, Joppolo, Ricadi, Tropea, Zungri, Pizzo, Maierato, Filadelfia, Monterosso, Capistrano, San Nicola da Crissa, Serra San Bruno, Mongiana, Mileto, Soriano, Vallelonga ed il Comune capoluogo di provincia Vibo Valentia. Spetterà ora al Club Unesco promuovere la costituzione di una rete distrettuale interclub, per massimizzare la possibile convergenza di risorse umane e finanziarie utili al buon esito dell’iniziativa, che mira alla realizzazione di itinerari turistico-culturali che abbiano «come comun denominatore la conoscenza, la tutela e la valorizzazione della dieta mediterranea, nonché dei beni culturali e immateriali diffusi nella provincia vibonese».

Le amministrazioni comunali coinvolte, quindi, daranno il loro contributo effettuando uno sconto o riconoscendo una gratuità sui biglietti di ingresso a musei e mostre; potranno partecipare economicamente alla stampa del materiale pubblicitario, alle schede di gradimento e si impegneranno a rendere accessibili e consentire a titolo gratuito l’utilizzo di luoghi piazze, ed altri spazi individuati per la realizzazione del progetto.