L’uomo è stato capo delle maestranze e collaboratore per oltre dieci anni della ditta “Cavalleri Infrastrutture s.r.l.”, con sede in provincia di Bergamo, incaricata, per conto dell’ANAS, della realizzazione di una strada a scorrimento veloce della “Trasversale delle Serre”, per un importo complessivo di circa 20milioni di euro.

Le indagini, tuttora in corso e coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, sono state avviate nell'ottobre dello scorso anno a seguito dei danneggiamenti arrecati a diversi mezzi di cantiere di proprietà della stessa Cavalleri srl ed ha seguito le tracce di episodi di minacce, rivolte ad altri dipendenti, mediante telefonate anonime e apposizione di cartucce a pallettoni sui parabrezza delle autovetture.

Calvi, in concorso con altre persone che sono ancora in fase di identificazione, avrebbe, secondo gli inquirenti, dato corso al sabotaggio delle macchine escavatrici ed all’ intimidazione di uomini della sua stessa società, al fine di generare in tutta la compagine imprenditoriale un forte stato di soggezione psicologica, tale da avvalorare la sussistenza di una situazione vessatoria, dal carattere estorsivo. La stessa azienda avrebbe inoltre assunto un investigatore privato, il quale a sua volta si sarebbe prodigato al fine di fornire informazioni mendaci, con lo scopo appunto di rinforzare la fondatezza delle pretese di denaro; perfezionare, con il ricorso alle modalità mafiose, il proposito di un’associazione criminale, non ancora completamente delineata, finalizzato a costringere la “Cavalleri Infrastrutture s.r.l.” a consegnare a lui e ai complici somme per 60mila euro, allo scopo di avvantaggiare altre imprese orbitanti nella criminalità organizzata calabrese ed affidatarie di subappalti nell’ambito della “Trasversale delle Serre” e indurre, quindi, la casa aggiudicataria ad abbandonare la realizzazione dell’opera pubblica in parola. 

(foto di Salvatore Federico)