Martedì, 13 Ottobre 2015 11:38

'Insomnia', il pm chiede 45 anni di carcere per sei imputati

Scritto da Redazione
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Pene per un totale complessivo di quarantacinque anni di reclusione sono stati chiesti dal sostituto procuratore della Dda di Catanzaro, Camillo Falvo, nei confronti di sei soggetti, imputati nel processo, con rito abbreviato, "Insomnia", scaturito dall'operazione, scattata nel novembre del 2014, contro il clan Lo Bianco-Barba di Vibo Valentia, con la quale gli inquirenti hanno fatto luce su un vasto giro di usura che stava distruggendo la vita di un imprenditore, Giuseppe Baroni, commerciante di abbigliamento e oggetti preziosi.

Le accuse sono, a vario titolo, di usura e tentata estorsione, aggravate peraltro dal metodo mafioso.

Il pm ha chiesto, nello specifico, 10 anni di carcere e 10mila euro di multa per Gaetano Antonio Cannatà; 6 anni e 10mila euro di multa, invece, per Alessandro Marando; 8 anni e 12mila euro di multa sia per Francesco Cannatà che per Salvatore Furlano; 6 anni e 10mila euro di multa per Damiano Pardea; 7 anni e 6 mesi di reclusione, infine, è la pena richiesta per Damiano Pardea.

Il 26 ottobre, dunque, è prevista la prossima udienza, ma il processo prosegue, comunque, con rito ordinario per un settimo imputato: si tratta di Domenico Bruno Moscato, per il quale è stata rigettata la richiesta di rito abbreviato condizionato perché ritenuta "inconciliabile con le esigenze di economia processuale che connotano il rito nella forma abbreviata". Per lui, il processo proseguirà il prossimo 12 novembre davanti al Tribunale di Vibo in composizione collegiale.

 

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