Come è ormai noto la sede di Rende sarebbe dovuta andare a Comdata, mentre quella di Lamezia Terme – dalla quale dipendono anche le sedi periferiche di Serra San Bruno e Stefanaconi – era stata aggiudicata alla Abramo Customer Care. Ieri si è svolto l’ennesimo tavolo delle trattative, che ha visto incontrarsi ancora una volta gli aspiranti acquirenti e i referenti delle sigle sindacali. E mentre per l’offerta Comdata qualche piccolo passo in avanti sembra essere stato fatto, l’offerta dell’Abramo è stata considerata ancora insufficiente e molto distante dalle esigenze poste dai sindacati, anche peggio di quanto si era discusso già nel precedente tavolo tecnico che aveva portato all’ennesimo rinvio della conciliazione.

«Abbiamo a lungo cercato di interloquire per trovare margini di trattativa – ha annunciato ieri Francesco Canino, segretario generale della Fistel Cisl Calabria – ma l’azienda non è stata data nessuna disponibilità. Pertanto, restando immodificabili le proposte di Abramo, abbiamo dichiarato di essere indisponibili alla firma dell'accordo, precisando che non potranno essere accettate condizioni diverse da quelle già minime dell'accordo di Rende. Rileviamo una ingiustificata rigidità dell'azienda nel rendere congrua la sua proposta alle reali esigenze del sito di Lamezia. Sentiamo troppo ed a sproposito parlare di modelli industriali e poco o nulla di dare il giusto valore alla professionalità dei lavoratori». Dunque, dopo una interminabile discussione, il nodo non è stato sciolto e le parti si sono aggiornate, per l’ennesimo incontro, ad oggi pomeriggio.

Intanto i tempi stringono e i lavoratori occupati nei due centri periferici del Vibonese sembra abbiano perso ormai speranze e pazienza: «Ennesimo incontro andato in fumo – hanno dichirato i lavoratori sempre più amereggiati – non si arriva ad un accordo e addirittura le condizioni sembra siano peggiorate. Ma esiste davvero un accordo? Ci sembra di assistere ad un teatrino e come al solito loro sono i protagonisti e noi paghiamo i loro errori, i loro interessi! Svenduti come merce sul bancone, una merce che nessuno vuole!!! La dignità ed i diritti di un lavoratore non si calpestano».