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Potrebbe essere il giorno decisivo per il futuro dei lavoratori della ex Infocontact di Serra San Bruno e Stefanaconi che, ormai, da mesi sono in attesa di avere certezze sul proprio futuro lavorativo, specie dopo la decisione dell'Abramo Customer Care – società che ha acquisito la sede di Lamezia Terme – di sopprimere i due centri della provincia di Vibo.
Nella giornata odierna, intanto, la Fistel Cisl, la Uilcom Uil e la Ugl hanno firmato un accordo che prevede, in sostanza, la cessione del ramo di Rende a Comdata. Più incerto, invece, il futuro per il centro di Lamezia Terme, per il quale ad oggi ancora pare non sia stata trovata alcuna intensa con l'Abramo CC che, secondo quanto riferito dalle sigle sindacali firmatari dell'accordo, «non ha accettato le richieste del sindacato di assumere i lavoratori con le condizioni di Comdata ma esclusivamente a 4 ore». Per questo motivo, i commissari avrebbero già avviato le procedure di licenziamento per i lavoratori del sito di Lamezia, dal quale dipendono anche i centri di Serra e Stefanaconi.
«Dopo il commissariamento di Infofontact – è quanto si legge in una nota di Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl- si è aperto un lungo confronto con i sindacati al ministero dello Sviluppo per avviare la cessione dei rami di azienda di Rende a Comdata e quello di Lamezia Terme ad Abramo con l'obiettivo di salvaguardare circa 1800 posti di lavoro. Oggi si è conclusa la procedura per il conferimento del ramo di Rende a Comdata e la salvaguardia occupazionale per 332 lavoratori e 130 lavoratori a progetto» che, in Calabria, «rappresenta una boccata di ossigeno per l'altissimo tasso di disoccupazione. L'accordo è avvenuto a seguito di un referendum democratico dei lavoratori che ha dato il via libera all'intesa che prevede una riduzione delle ore lavorate e la salvaguardia del 97% del perimetro aziendale, il mantenimento degli scatti di anzianità e l'inquadramento professionale. Fistel, Uilcom e Ugl esprimono soddisfazione perché in mancanza di accordo si sarebbe arrivati al licenziamento dei lavoratori e la perdita delle commesse». A questo si aggiunge anche il fatto che l'intesa «consente la continuità occupazionale con gli stessi diritti (mantenimento art 18) cosa che non sarebbe avvenuto se i lavoratori fossero stati licenziati e successivamente assunti con contratti a tutele crescenti previsti dal Jobs Act».
In conclusione, Fistel, Uilcom e Ugl «si augurano di trovare una soluzione anche per i lavoratori di Lamezia Terme ad oggi inesistente perchè l'acquirente Abramo non ha accettato le richieste del sindacato di assumere i lavoratori con le condizioni di Comdata ma esclusivamente a 4 ore».
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