Il Consiglio dei Ministri ha dunque diffuso la notizia attraverso una nota stampa, con il quale si comunica anche che la gestione dell'ente sarà affidata adesso ad una terna commissariale, composta dal viceprefetto Francesca Giovanna Buccino, dal viceprefetto aggiunto Giuseppe De Marco e dal dottor Stefano Tenuta. 

L’amministrazione era guidata da Romano Loielo, rieletto alla carica di sindaco nel novembre 2013, con quasi il 60% dei consensi, a capo della lista "Uniti per Nardodipace", dopo essere stato interessato, sempre da primo cittadino, da un precedente scioglimento determinato sempre da infiltrazioni mafiose.

Nel comune montano delle Serre, la commissione d’accesso era arrivata per la terza volta negli ultimi 7 anni, nel marzo scorso, a pochi giorni dalla chiusura dell'operazione "Uniti per la truffa", condotta dalla Procura di Vibo Valentia, dai carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno e dai militari del nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza, rispetto ad una presunta truffa da 100mila euro ai danni della Regione, dello Stato e dell'Unione Europea. Tra gli indagati anche il sindaco Romano Loielo.

Il primo provvedimento di accesso agli atti, invece, era stato posto in essere nel 2008, ma era poi stato archiviato dal Viminale dopo diversi mesi. Esito avverso, però, aveva dato il secondo invio dell'organo ispettivo, conseguente all'operazione "Crimine", che aveva condotto agli arresti il presunto boss della 'ndrangheta di Cassari, Rocco Tassone, padre dell'allora vicesindaco, Romolo Tassone. Da qui, il primo scioglimento, dell'amministrazione comunale nel dicembre del 2011. La replica, dunque, adesso con ancora Loielo alla guida dell’ente.