Il cadavere di Pioli venne ritrovato dopo circa un anno dalla data dell’omicidio e – secondo l'accusa – il ragazzo sarebbe stato ucciso per aver intrecciato una relazione con una donna sposata, Simona Napoli. A dare la notizia è l'Ansa. Francesco Napoli, l’uomo finito in manette oggi, era cugino della donna, e aveva fatto perdere ogni traccia dandosi alla latitanza per sottrarsi all'arresto dopo la condanna di primo grado inflittagli dalla Corte d'assise di Palmi. Le indagini effettuate dai carabinieri di Melicucco, congiuntamente a quelli della Compagnia di Gioia Tauro – spiega ancora l’Ansa –, stamani hanno condotto gli investigatori fino a Vibo Valentia, nel quartiere "Cancello Rosso", dove è scattato l’arresto.

Napoli, quindi, si rifugiava presumibilmente già da diversi giorni all'interno di un appartamento, dove, avuta certezza della sua presenza, è dunque scattato il blitz delle fiamme gialle. Francesco Napoli non è il solo a dover scontare una condanna connessa all'omicidio di Pioli. Assieme a lui sono stati condannati anche il padre di Simona Napoli, Antonio (ergastolo) ed il fratello della giovane, Domenico (che dovrà scontare invece 18 anni di reclusione). La stessa Corte d’assise aveva anche sentenziato l’assoluzione della madre di Simona, Rosina Napoli, e di Domenico Galatà, accusato di favoreggiamento.